Mondo

Esercito e miniere, cresce la presenza russa in Zimbabwe

Nell'incontro bilaterale tra Vladimir Putin ed il suo omologo Emmerson Mnangagwa sono stati firmati diversi accordi di cooperazione commerciale tra i due stati. Tra questi spiccano quelli per la fornitura di apparecchiature militari da parte della Russia e per lo sfruttamento delle miniere di platino in Zimbabwe

Esercito e miniere, cresce la presenza russa in Zimbabwe

Si rafforza la cooperazione internazionale tra la Russia e lo Zimbabwe, con quest'ultimo attualmente impegnato a risollevarsi dopo la travagliata presidenza trentennale di Robert Mugabe, terminata nel novermbre 2017. Nell'incontro bilaterale di ieri, tenutosi a Mosca tra il Presidente russo Vladimir Putin ed il suo omologo zimbabwese Emmerson Mnangagwa, sono stati infatti firmati diversi accordi di collaborazione commerciale volti ad assicurare il futuro sviluppo del paese africano, reduce da decenni di crisi economica e di galoppante iperinflazione. Intervenendo durante la conferenza stampa, il Presidente Putin si è detto pronto ad offrire il suo contributo e rivolgendosi a Mnangagwa ha dichiarato: "Hai ottenuto una vittoria convincente alle elezioni abbastanza di recente, per questo il popolo del tuo paese si aspetta un lavoro efficace. Noi siamo pronti a fare tutto il possibile per garantire che la cooperazione tra i nostri paesi apporti un contributo all'attuazione del programma di sviluppo che avete delineato".

Tra i punti fondamentali discussi negli accordi vi è inoltre quello per la fornitura di apparecchiature militari da parte della Russia, allo scopo di ammodernare l'equipaggiamento ormai obsoleto dell'esercito zimbabwese. Le tradizionali forniture belliche provenienti dai paesi occidentali si erano infatti interrotte nel 2000, dopo che la comunità internazionale aveva imposto delle sanzioni all'allora governo di Robert Mugabe, accusato di violazione dei diritti umani. Negli ultimi anni la Russia ha peraltro già sottoscritto accordi di cooperazione militare con altri 19 paesi africani, questo a causa - anche in questo caso - delle sanzioni impostegli dal 2014 in seguito all'annessione della Crimea, che hanno costretto il governo di Mosca a diversificare i propri parternariati economici e diplomatici.

In merito agli armamenti, il Presidente Mnangagwa ha tra l'altro esplicitato la volontà primaria del paese di raggiungere la stabilità economica, al fine potersi permette l'acquisto delle attrezzature: "Abbiamo sempre collaborato attivamente con la Russia nei settori della difesa e della sicurezza. Voglio ribadire che questa non si sta allentando: semplicemente, abbiamo bisogno di crescere economicamente per poterci permettere quello che ci serve. Una volta che avremo maturato le capacità necessarie dal punto di vista economico, procederemo a comprare gli hardware e gli armamenti che avevamo in mente di comprare dal Federazione Russa".

In ambito strettamente commerciale è stato invece finalmente concluso l'iter avviato nel 2014 per concedere l'esplorazione e lo sfruttamento congiunto delle miniere di platino di Darwendale, nei pressi della capitare Harare, da parte della compagnia russa Rostec e delle autorità minerarie dello Zimbabwe. Il Presidente Mnangagwa ha tuttavia precisato come Rostec, che secondo l'accordo opererà all'interno di una zona economica speciale, sia già presente nel sito di Darwendale, ma che non abbia ancora alcuna licenza di esplorazione, aggiungendo: "L'accordo equiparerà lo status di Rostec a quello delle aziende locali, conferendogli diversi incentivi e vantaggi". L'accordo per la Rostec arriva inoltre il giorno seguente la riapertura della filiale zimbabwese dell'Alrosa, compagnia russa specializzata nell'estrazione dei diamanti, che ora potrà riprendere le proprie attività nel paese.

l progetto da 3 miliardi di dollari per la miniera di platino di Darwendale - considerato il più grande giacimento di platino al mondo - è stato rilanciato lo scorso marzo a seguito della visita ufficiale nello Zimbabwe del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, che in quell'occasione ha dichiarato: "Abbiamo posto particolare enfasi sull'implementazione del progetto congiunto di esplorazione del giacimento di platino di Darwendale, attualmente gestito da una joint venture tra lo Zimbabwe e la Russia".

Lo sfruttamento del platino consentirà alla Russia di non dipendere eccessivamente dalle importazioni di materie prime grazie ai numerosi utilizzi di questo metallo, ad oggi largamente adoperato nell'industria elettronica a causa della sua elevata conducibilità elettrica e della sua resistenza alla corrosione.

Commenti