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La Sardegna alle urne. Il Cavaliere in campo rilancia il centrodestra

Il leader Fi sull'isola in campagna elettorale: "L'alleanza c'è: Lega e M5s sempre più divisi"

La Sardegna alle urne. Il Cavaliere in campo rilancia il centrodestra

I n Sardegna Silvio Berlusconi rilancia il brand del centrodestra, «unico futuro possibile» nell'isola e in tutt'Italia, come dice nell'intervista all'Unione Sarda, alla vigilia del suo tour di due giorni nel Cagliaritano.

Il leader di Forza Italia sbarca oggi in quella che considera la sua «seconda patria» per sostenere, negli 8 comuni che domenica vanno al voto per le suppletive, la candidata azzurra Daniela Noli. L'ha scelta tutta la coalizione, anche se in caso di elezione alla Camera al posto del velista grillino assenteista Andrea Mura, sarebbe all'opposizione del governo gialloverde. Un'anomalia che viene superata puntando sul programma comune del centrodestra. E nel giro tra i gazebi allestiti da Quarto a Villasimius Berlusconi incontrerà anche il candidato-governatore unitario Christian Solinas, senatore della Lega e leader del Partito sardo d'Azione, in vista delle regionali del 24 febbraio: «Rappresenta - dice- la giusta sintesi nel centrodestra tra esperienza e rinnovamento».

Gli azzurri credono nella lealtà dei leghisti sulla Noli e il Cavaliere smorza la distanza con il vicepremier («Nessuna sfida tra me e Salvini»), sottolineando: «Dovunque ci presentiamo uniti vinciamo. Sui grandi temi il centrodestra ha lo stesso programma, dalla riduzione della pressione fiscale, alla sicurezza, alle grandi opere che sono assolutamente da realizzare. Tutti i sondaggi dicono che, se si votasse oggi, il centrodestra conquisterebbe la guida del Paese. Io però confido che a questo si possa arrivare anche per via parlamentare nei prossimi mesi». L'obiettivo è sempre quello di far rompere al Capitano il patto col M5s. «Saranno gli accadimenti - spiega il Cav- a deciderlo. Ogni giorno c'è una ragione in più, un problema in più sul quale Lega e 5S la pensano in maniera diversa, anzi opposta».E l'azzurro Sestino Giacomoni pressa l'alleato promettendo l'appoggio di Fi: «Invitiamo Salvini a spronare i suoi ministri e sottosegretari, a cominciare dall'amico Giorgetti, a fare di più sull'economia».

I sondaggi per le amministrative in Sardegna tra le mani degli azzurri danno alla coalizione 9 punti di vantaggio sul M5s, quelli che avevano i grillini sul centrodestra a marzo, quando hanno raggiunto il 42%. Ma l'esperienza di governo li ha logorati, il reddito di cittadinanza non ha più molto appeal e sulle amministrative scontano il loro isolamento.

Ieri Salvini e oggi Berlusconi vengono nell'isola per cavalcare l'onda, convinti di poter strappare il primato ai 5S e raggiungere il 40%. Il Cav ricorda che si torna al voto «per colpa del deputato 5S che ha preferito andare in barca a vela piuttosto che lavorare in Parlamento».Il rischio è l'astensionismo, in un'elezione così atipica, unica in tutt'Italia, con la gente poco informata. Così Berlusconi chiama «a raccolta la parte migliore del Paese contro una nuova sinistra, altrettanto statalista e giustizialista, ma più pericolosa di quella di allora per la sua totale incapacità e inesperienza», indicando la Sardegna come un laboratorio delle tendenze politiche nazionali.

Il segnale ai grillini può venire da lì.

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