In Europa aumentano gli arrivi, ma i migranti ora scelgono la Spagna

Non è più l’Italia, ma la Spagna, la nuova Mecca dei migranti che salpano dalle coste del Nord Africa per raggiungere il Vecchio Continente.

Lo rivelano i dati dell’Organizzazione mondiale per le migrazioni (Oim), citati dall’Ansa, che fotografano un aumento degli arrivi in Europa in queste prime settimane del 2019. I migranti approdati sul territorio dell’Ue dallo scorso primo gennaio, infatti, sono stati 4.216: più del doppio rispetto ai 2.365 che hanno raggiunto i confini europei nello stesso periodo del 2018.

E se nell’ultimo anno il numero di rifugiati che ha scelto l’Italia come Paese di approdo è sceso dell’80%, la Spagna si candida a diventare la principale destinazione dei flussi che attraversano il Mediterraneo. È il Paese guidato dal premier socialista Pedro Sanchez, infatti, a catalizzare l’80% degli arrivi nel 2019. Soltanto in tre giorni, dal 13 al 16 gennaio scorsi, sono arrivati sulle coste spagnole 3.367 richiedenti asilo. Nello stesso periodo dello scorso anno, ne erano sbarcati soltanto 1.609: meno della metà.

A calare sono invece le morti in mare. Dal primo gennaio 83 rifugiati hanno perso la vita mentre tentavano la traversata del Mare Nostrum, mentre dal primo al 16 gennaio del 2018 le vittime del mare erano state 199. “Il 2019 è il primo e unico degli ultimi anni in cui fino ad oggi si sono registrate più espulsioni che arrivi di migranti: 53 sbarchi dall'1 gennaio, il 93% in meno dello stesso periodo dell'anno scorso e 73 espulsioni", aveva detto all'inizio della settimana il ministro degli Interni, Matteo Salvini, durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Un dato, questo, sciorinato anche oggi dal vicepremier e leader della Lega, che sui suoi canali social ha promesso di continuare a “controllare, sigillare e chiudere i porti”.