Cronaca locale

Rapine travestiti da carabinieri, incastrati da quelli veri

In sei finiscono in manette a Napoli. Sono ritenuti responsabili di tre colpi, uno dei quali ai danni di una sala scommesse. Ma le indagini continuano

Rapine travestiti da carabinieri, incastrati da quelli veri

I carabinieri sgominano la gang dei (finti) colleghi che rapinavano negozi e abitazioni a Napoli. Finiscono in manette sei persone, tra i 43 e i 32 anni, tutte già note alle forze dell’ordine.

Le indagini sono iniziate dopo un colpo portato a segno dalla banda nello scorso mese di settembre. Il modus operandi, accertato dagli investigatori, era tanto semplice quanto efficace: uno della gang si era presentato al portone di una villetta nell’area di San Carlo-Arena. Con la scusa di dover compiere dei controlli, s’è affidato al senso civico del padrone di casa che, sicuro di dare una mano alle forze dell’ordine, ha aperto il cancello, invece, ai ladri. Insieme al falso carabiniere, infatti, hanno fatto irruzione in quell’abitazione altre quattro persone con il volto coperto dalle mascherine bianche rese famose dagli hacker di Anonymous. Una volta dentro, armati di pistola e puntata l’arma alla tempia della vittima, si erano fatti consegnare soldi e gioielli per poi darsi alla fuga.

Non avevano fatto i conti, però, con gli impianti di videosorveglianza che hanno consegnato ai carabinieri veri degli elementi utili a procedere alla loro identificazione. Ma non è tutto, Perché, stando alle indagini dei militari della stazione di Marianella, coordinati dai magistrati della settima sezione della Procura della Repubblica di Napoli, ai sei è stata ricondotta la responsabilità di almeno altre due rapine, consumatesi con lo stesso metodo e portate a segno una in una casa al quartiere dell’Arenaccia e l’altra ai danni di una sala scommesse “alleggerita”, nell'ottobre scorso, di 5mila euro, a cui si erano avvicinati con tanto di lampeggiante blu sull’auto.

Adesso per i sei presunti membri della gang dei falsi carabinieri sono scattate le manette. A loro carico, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

A vario titolo rispondono delle ipotesi di reato di rapina, porto abusivo d’arma da fuoco, sequestro di persona e detenzione illegale di segni distintivi delle forze dell’ordine.

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