Salute

Stop ai disastri da chirurgia low cost: parla l'esperto

La chirurgia estetica deve seguire un iter ed essere effettuata da professionisti: ecco cosa dice un docente universitario per evitare disastri sui pazienti

Stop ai disastri da chirurgia low cost: parla l'esperto

La chirurgia estetica può fare danni se non è praticata nel modo corretto da professionisti accreditati. E soprattutto presenta un iter ben preciso e un costo, per cui non bisogna cedere al tutto e subito, in particolare se appare low cost.

Lo spiega bene Michele Pascali, docente di Chirurgia Plastica all'Università degli Studi di Roma Tor Vergata, che mette in guardia da interventi improvvisati ed effettuati da incompetenti. Perché la chirurgia funziona e va bene sì, nella maggior parte dei casi, ma solo se fatta correttamente - da cui la percentuale di fallimenti. "Gli insuccessi - racconta Pascali - secondo la letteratura scientifica più accreditata, oscillano in linea generale dal 10 e fino al 35% circa dei casi".

L’Italia è al momento al quinto posto, dietro Stati Uniti, Brasile, Giappone e Messico per quanto riguarda la chirurgia con finalità estetica e il fenomeno continua a crescere. Una parte degli interventi però non va a buon fine, causando ripercussioni psicologiche sui pazienti. Evitare tutto questo è quindi molto importante.

"Innanzitutto - chiarisce Pascali - diffidare dei finti specialisti e della chirurgia low cost. Rivolgersi sempre a medici specialisti nel settore, che partecipino in maniera continuativa a corsi di aggiornamento e congressi, e non esitare a chiedere allo specialista quanti interventi di quel tipo esegua di routine, con casistica e risultati ottenuti. In campo internazionale stanno nascendo molti corsi di chirurgia secondaria e, proprio in questi giorni, ne è stato attivato uno anche in Italia (https://advancedfacesurgery.com)".

Pascali aggiunge che non bisogna fidarsi delle offerte su Internet o sui giornali, perché arrivare a effettuare un intervento di chirurgia estetica significa avviare un percorso terapeutico insieme al proprio medico, che deve effettuare prima una diagnosi corretta e comprendere come il paziente viva il suo difetto estetico.

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