Cronache

Foibe, la presidente di Anpi Padova: "Vedrò 'Rosso Istria', ma ho qualche perplessità"

Floriana Rizzetto, presidente di Anpi Padova, sottolineando l'importanza della contestualizzazione degli eventi, ha voluto però chiarire la posizione dell'associaziona nazionale: "Nessuno vuole negare le foibe, una tragedia che c'è stata". E sul film in uscita: "Lo vedrò prima di giudicarlo"

Foibe, la presidente di Anpi Padova: "Vedrò 'Rosso Istria', ma ho qualche perplessità"

"Quando ho visto il post dell'Anpi di Rovigo che negava l'esistenza delle Foibe mi sono messa le mani nei capelli. Non c'è dubbio che le foibe ci sono state ed è stata una tragedia. Così come l'esodo degli italiani di Istria e Dalmazia. E questa è la mia posizione personale, ma soprattutto dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia". È stata chiara la presidente dell'Anpi di Padova, Floriana Rizzetto, interpellata dall'Adnkronos, sulle polemiche legate ai giorni del ricordo delle vittime delle Foibe.

"Il film va visto ma bisogna contestualizzare"

Interpellata anche sull'uscita del film "Red Land-Rosso Istria", la pellicola che racconta l'uccisione di Norma Cossetto e che verrà trasmessa l'8 febbraio su Raitre in prima serata, Rizzetto ha dichiarato: "Ho alcune perplessità, perché ha come sceneggiatore Antonello Belluco, il regista del film "'Il segreto di Italia sulla strage di Codevigo' e che conteneva molte imprecisioni, non era obiettivo, oltre che decontestualizzato e non raccontava chiaramente che alcuni di quelli uccisi dai partigiani erano fascisti coinvolti in crimini efferati. Ma prima di giudicare questo bisogna vederlo. Certo, nessuno vuole assolutamente negare la tragedia delle torture subite dalla giovane studentessa, poi uccisa, e riconosciute dallo stesso rettore di allora dell'Università di Padova, Concetto Marchesi".

"Nulla giustifica foibe ed esodo"

La presidente ha poi aggiunto: "Noi abbiamo, da tempo, un ottimo rapporto con l'Associazione Nazionale Profughi della Venezia Giulia e della Dalmazia. Gli eventi tragici in quelle terre ci sono stati, certo. Bisogna però contestualizzarli e ricordarsi che, prima delle foibe, c'è stata l'aggressione e la violenza dei fascisti nei confronti della popolazione slava, ritenuta 'una razza inferiore'. E non dimenticare che lo stesso generale Roatta allora disse: 'Ne abbiamo ammazzati troppo pochi". Rizzetto ha poi aggiunto che, comunque, tutto ciò "non vuole giustificare assolutamente le foibe e l'esordo, ma serve a spiegare il clima di odio che si era instaurato nei confronti degli italiani, purtroppo anche degli innocenti, che non avevano nulla a che spartire con i crimini fascisti". La presidente dell'Anpi Padova ha però voluto aggiungere un parere sul tema dei numeri: "Come sempre, anche in questo drammatico caso, c'è chi li amplifica e chi tende a ridurli, ma ribadisco, nessun dubbio sulle foibe e sui tanti infoibati innocenti italiani. Pochi, poi, ricordano anche degli italiani rinchiusi nei campi di concentramento in Jugoslavia, molti dei quali morirono di stenti".

"Sulle foibe Anpi organizzò un convegno"

Rizzetto ha voluto anche ricordare di quando, sul tema, l'Anpi nazionale ha organizzato un convegno nazionale a Milano, tre anni fa: "Questo a testimonianza che non vogliamo assolutamente disconoscere questa tragedia e la posizione ufficiale è proprio questa. Le foibe ci sono state. Poi si può discutere sul termine di 'pulizia etnica' oppure di 'nazionalizzazione', ma poco importa. Quel che conta è che gli italiani sono stati costretti ad andarsene dalle terre che avevano abitato per secoli.

Purtroppo, come in altre situazioni, questa vicenda si presta a strumentalizzazioni da una parte e dall'altra".

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