Cronaca locale

Migranti, le follie dei buonisti: 15 milioni per assumerne 120

A Milano il progetto Sprar ha investito per i tirocini formativi dei migranti: ma in 3 anni ha prodotto solo 120 assunzioni. Sardone: "Integrazione solo nelle favole"

Migranti, le follie dei buonisti: 15 milioni per assumerne 120

Signori buonisti, abbiamo un problema. Si parla di migranti, integrazione, efficacia del sistema-Milano nell'accoglienza e via dicendo. Eppure i dati sembrano smentire le ricostruzioni entusiastiche di Beppe Sala e soci. Con Pierfrancesco Maiorino in pole.

“L’assessore Majorino e la sinistra non fanno altro che dipingere i progetti Sprar come il modello d’accoglienza che funziona - spiega Silvia Sardone, consigliere regionale e comunale del Gruppo Misto - quello che tra le sue priorità ha l’inserimento lavorativo dei migranti. Dai dati che ho ricevuto in risposta a una mia interrogazione comunale, però, ho scoperto che le cose non stanno proprio così".

Nel documento firmato da Majorino si legge infatti che all'interno del progetto Spar (attivato nel 2016) tra i 414 migranti ospitati appena 127 hanno partecipato a tirocini formativi. Ma non doveva essere proprio la formazione al lavoro il fiore all'occhiello di quel progetto Sprar che la sinistra difendeva a spada tratta? Ebbene, pur costando in tre anni (2016-2018) al Comune di Milano qualcosa come 15,1 milioni di euro in totale, ha prodotto appena un 25% circa di assunzioni di migranti.

"Nel 2017 sono stati 162 i tirocini avviati a fronte di 414 ospiti Sprar - spiega la Sardone - e sempre il 25% di assunzioni; nel 2018, invece, sono stati i 173 tirocini avviati a fronte di 414 ospiti Sprar, e il 30% di assunzioni. Il tutto a fronte di una spesa statale di 4,6 milioni di euro nel 2016, 5,2 nel 2017 e 5,3 nel 2018”. In totale, appunto, fanno 15,1 milioni di euro.

“Visti i numeri è inutile che gli sponsor dell’accoglienza senza freni protestino per la stretta operata dal decreto sicurezza sull’immigrazione - continua Sardone - Considerato anche il fatto che tra coloro che rientrano nei progetti Sprar ci sono anche i migranti titolari di permesso umanitario, una forma di protezione di cui spesso si è abusato in questi anni per dare un documento ai richiedenti asilo e che solo in Italia – in tutta Europa – veniva concessa". Per la consigliera è "assurdo" che "i progetti di inserimento lavorativo legati agli Sprar a Milano abbiano prodotto solo 32 posti di lavoro nel 2016, 40 nel 2017 e 52 nel 2018, a fronte di 1.242 migranti ospitati in totale nei centri". Corsi che sono costati milioni di euro.

"Majorino e compagni - conclude Sardone - la smettano di organizzare marce per l’accoglienza, tavolate multietniche e manifestazioni di piazza per i profughi: l’integrazione che millantano esiste solo nelle favole”.

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