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Germania, la Cdu vuol chiudere i confini. Crolla l'accoglienza della Merkel

La Cdu cambia linea: critiche alle politiche di accoglienza di Angela Merkel. E per la prima volta il partito evoca la chiusura dei confini

Germania, la Cdu vuol chiudere i confini. Crolla l'accoglienza della Merkel

Non ci sarà una seconda ondata di migranti come nel 2015. E non ci saranno neppure più le porte aperte volute e sponsorizzate da Angela Merkel. La Germania investita dalle polemiche su immigrazione ed accoglienza sembra prossima a cambiare la linea. Di sicuro lo farà la Csu, partito un tempo guidato della Cancelliera e ora in mano a Annegret Kramp-Karrenbauer.

Dopo le controverse politiche migratorie portate avanti dalla Merkel, infatti, la Cdu per la prima volta ha evocato come "pensabile" la chiusura delle frontiere della Germania. Di fronte ad una ipotetica ondata migratoria simile a quella del 2015, la Karrenbauer ha spiegato che il blocco dei confini "come ultima ratio sarebbe assolutamente pensabile". Certo, sarebbe la reazione ad una "situazione di emergenza". Ma il cambio di passo è evidente.

La Merkel si è dimessa dalla guida della Cdu e ha già annunciato di non volersi ricandidare alla cancelleria. La Frau di ferro esce sconfitta dall'ultima esperienza di governo anche a causa delle politiche migratorie permissive. La cancelliera rivendica le sue scelte, parla degli immigrati come "opportunità" e difende il Global Compact. Ma le rivolte dei tedeschi e le tensioni createsi in tutto il Paese l'hanno indebolita. Fino a costringerla all'addio.

Si è rivelato inutile anche il tentativo di correggere il tiro in corso d'opera. Non è un caso, infatti, se in questi giorni la Cdu sta svolgendo un dibattito tra politici ed esperti per analizzare la politica migratoria della Merkel. Non mancano i toni critici all'interno di quel partito che per anni ha sostenuto l'ascesa al potere dell'erede di Kohl.

Come spiega l'Agi, è proprio in un documento prodotto a margine del dibattito che la Cdu ha definito necessario "un intelligente controllo dei confini" che non escluda "anche i respingimenti". Negli ultimi mesi, peraltro, Berlino ha allargato la lista di Paesi sicuri e varato una stretta sulle espulsioni, il tutto nonostante uno studio abbia calcolato che Berlino necessiti di 260mila migranti all'anno. I tempi, è evidente, sono cambiati.

E l'accogliente Germania sembra ormai solo un ricordo.

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