Cronaca locale

Milano, preso rumeno fuggito da tribunale di Brescia: era su un treno

Marmura tentava di raggiungere Milano con un treno, ma è stato tradito dall’intercettazione di una comunicazione telefonica con cui indicava alla fidanzata il luogo del loro previsto incontro

Milano, preso rumeno fuggito da tribunale di Brescia: era su un treno

È durata poche ore la fuga del criminale rumeno Marius Marmura, riuscito a fuggire dal tribunale di Brescia nella mattinata di ieri e finito in manette su un treno diretto a Milano.

La ricerca del fuggitivo si è conclusa grazie alla brillante operazione condotta dagli agenti del nucleo investigativo di polizia penitenziaria di Milano, che hanno nuovamente tratto in arresto lo straniero proprio sul sopra citato convoglio.

Marmura era riuscito ad allontanarsi dal tribunale di Brescia, dove era in programma l’udienza per decidere di una sua eventuale estradizione in Romania. Non sono stati resi noti i dettagli di quanto accaduto, visto che tuttora un’indagine si sta occupando di far luce sulla vicenda. Fatto sta che lo straniero è riuscito a fuggire poco dopo aver lasciato la camionetta della polizia penitenziaria. Alcune videocamere di sorveglianza sono riuscite ad immortalare la sua corsa verso via Sostegno, compreso il salto con cui aveva superato il cofano ed il tettuccio di un’autovettura. Dopo esser riuscito a sfilare addirittura le manette, il rumeno ha poi raggiunto la stazione ferroviaria, prima di decidere di salire su un treno alla prima occasione propizia.

Immediato l’allarme diramato alle forze dell’ordine, con l’intenzione di braccare il pericoloso fuggiasco il prima possibile. Su Marmara pendeva un Mandato di cattura europeo (Mae), a causa di una condanna a 7 anni e 6 mesi ricevuta in patria per rissa aggravata e lesioni. Lo straniero era poi giunto nel nostro paese per macchiarsi di altri crimini, tra cui furti e reati contro il patrimonio.

Il 30enne è stato intercettato al telefono mentre comunicava alla fidanzata il luogo in cui si sarebbero dovuti incontrare dopo la sua fuga. Grazie a ciò, alla stazione di Affori, i poliziotti erano già pronti per accoglierlo e farlo tornare dietro le sbarre.

Marmara fu fermato per un controllo in autostrada lo scorso 24 dicembre, quando esibì dei documenti d’identità falsi per evitare che la sua reale identità fosse rivelata agli agenti. Tutto inutile.

I successivi approfondimenti fecero emergere tutte le accuse a suo carico, compreso il Mae spiccato per la condanna ricevuta nel suo paese.

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