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Germania a un passo della recessione. Pessime notizie per la Merkel

La Germania ha evitato la recessione tecnica per pochissimo. E adesso, con il rallentamento dell'economia globale, si parla di un ritorno al deficit

Germania a un passo della recessione. Pessime notizie per la Merkel

L'economia della Germania frena. A fine 2018, la potenza tedesca ha rischiato la recessione. Dopo il -0,2% del terzo trimestre, ikl Pil negli ultimi tre mesi del 2018 si è fermato a quota zero. E manca la recessione tecnica solo perché non si è abbassato per due periodi consecutivi.

In ogni caso, i segnali per la Germania non sono per nulla positivi. Il Pil ha registrato un +1,4% nel 2018. Nel 2017, la crescita era del +2,2%. Insomma, per Angela Merkel le cose non vanno affatto bene, e lo dimostrano anche le parole di Jack Allen, senior economist europeo di Capital Economics, alla Bbc: "Ciò che è particolarmente preoccupante è che i primi segnali del 2019 suggeriscono che un forte rimbalzo è improbabile".

Un crollo impressionante, impensabile fino a un anno fa, quando il ministro dell'Economia Peter Altmaier, appena insediatosi, disse che per la Germania ci sarebbe stata una crescita annua del 2,5% nei prossimi 15-20 anni. Ottimismo del tutto fuori luogo, tanto che lo stesso capo del dicastero economico ha fatto marcia indietro, a gennaio, abbassando le stime all'+1,8%.

Ma cosa c'è dietro questo ridimensionamento dell'economia tedesca? Sicuramente il rallentamento dell'economia globale, che è un problema comune a tutti i Paesi industrializzati. Chiaramente, un Paese esportatore come la Germania soffre (e molto) le incertezze del pianeta. Lo stesso rallentamento della Cina rappresenta un problema gravissimo, dal momento che Berlino, ogni anno, esporta 86 miliardi di euro di made in Germany. Il pericolo Cina, unito alla Brexit, che rischia di colpire duramente le auto tedesche, e la guerra dei dazi di Donald Trump, può infliggere un colpo letale all'economia della Germania.

E questo si riverbera anche nella produzione industriale, scesa a dicembre dello 0,4% mensile e con gli ordini dell'industria calati dell'1,6% a dicembre.

E c'è chi parla di un ritorno al deficit dopo anni di conti rigorosi.

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