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Sardegna, un ricorso fa tremare il voto. Quattro liste sotto accusa

Un ricorso presentato da un citatdino al Tar Sardegna mette a rischio le elezioni, in particolare per la Lega

Sardegna, un ricorso fa tremare il voto. Quattro liste sotto accusa

Un ricorso al Tar della Sardegna rischia di far piombare le elezioni regionali nel caos. Il ricorso riguarda l'assenza delle firme necessarie per per presentarsi alle elezioni e mette nel mirino cinque liste: quattro di centrodestra e uno di centrosinistra. L'accusa è che le liste si sono avvalse di cinque consiglieri regionali uscenti per evitare l'incombenza delle liste in tutti i collegi bdella Sardegna.

Come spiega Libero, "la procedura, in sé, è consentita dalla legge, e infatti chi ha presentato ricorso ha contestato nello specifico il fatto che ciascuno dei consiglieri in questione avrebbe fatto da 'garante' a una lista per poi candidarsi dopo l'indizione dei comizi elettorali in un'altra".

Il ricorrente ha così denunciato l'incandidabilità dei consiglieri e ha contestato la non "corrispondenza tra il contrassegno apposto sul modulo di accettazione della candidatura e quella del partito politico a cui il candidato alla carica di consigliere ha successivamente aderito".

A Paolo Luigi Dessì, candidato uscente del Partito Sardo d'Azione, è contestato di avere presentato prima una dichiarazione di accettazione di candidatura per la lista "Lega Salvini", per poi ricandidarsi per il Partito Sardo d'Azione nella circoscrizione Carbonia-Iglesias. A Libero, replica: "Almeno una decina di liste si sono comportate così. Centrodestra e Centrosinistra hanno fatto la stessa operazione. I Cinque Stelle no, perché non erano rappresentati in Consiglio regionale". L'udienza per la discussione è stata fissata il 19 febbraio a Sassari.

Per i cinque consiglieri regionali, il Tribunale di Oristano ha fissato udienza il 27 marzo.

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