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Trump minaccia: "Venezuela? Opzione militare non è eslcusa"

Trump minaccia: "Venezuela? Opzione militare non è eslcusa"

Non esclude un intervento militare in Venezuela il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Che alla Casa Bianca, a margine dell'incontro con il presidente della Colombia Ivan Duque, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha parlato di «diverse soluzioni» in campo, «guardiamo a tutte le opzioni».

Se Nicolas Maduro, il dittatore di ispirazione chavista che ha affamato Caracas e il resto del paese e ora vede il suo potere assoluto minacciato dalla rivoluzione gentile di Juan Guaidò, dovesse rifiutare di lasciare il potere, Trump assicura di avere un «piano B». Anzi: «Ho sempre un piano B, C, D, E ed F... Probabilmente ho una flessibilità superiore a quella di molti tra quelli che hanno ricoperto questo incarico. Vedremo, ma ci sono molti piani».

Trump ha anche confermato di avere un grande rispetto per Guaidò. «È l'uomo che moltissime persone considerano il vero presidente del Venezuela, è molto coraggioso», spiega il tycoon, che però non vuole sbilanciarsi oltre. «Non parlo mai di questo», risponde a chi gli chiede se ha intenzione di mandare truppe in Venezuela. E «vedrete» a chi gli domanda se ha intenzione di inviare 5mila uomini. L'unica cosa che Trump sembra escludere è la possibilità di concedere un'amnistia a Maduro. «È qualcosa che non abbiamo preso in considerazione». Trump aveva in precedenza definito un «terribile errore» la mossa di Maduro di bloccare le strade venezuelane per impedire che la popolazione possa ricevere gli aiuti umanitari inviati dagli Stati Uniti.

Nelle ore precedenti Nicolas Maduro, intervistato da Euronews, aveva parlato di un'Europa «piegata in modo acritico alla politica sbagliata di Donald Trump. È Trump che ha istigato la Nato, i governi europei, l'Unione europea. Semplicemente le ha torto un braccio e l'ha costretta a una posizione che danneggia il Venezuela». Secondo il presidente ancora in carica «hanno ascoltato solo una parte, e si sono piegati a quella parte.

Non hanno ascoltato un intero paese che chiede la pace, il dialogo, la comprensione, il rispetto, e non hanno ascoltato nemmeno noi, che abbiamo la voce di un autentico potere reale».

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