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Il Siviglia non fa sconti Lazio lontana dall'Europa

Troppe assenze per Inzaghi: romani mai pericolosi Un gol di Ben Yedder prenota gli ottavi per gli spagnoli

Il Siviglia non fa sconti Lazio lontana dall'Europa

Roma Le notti continentali della Lazio rischiano di essere arrivate agli sgoccioli. Il ko interno con il Siviglia avvicina la truppa di Inzaghi a una prematura eliminazione dall'Europa League e considerando la situazione della rosa (squadra sulle gambe e infermeria che non accenna a svuotarsi) non è detto che sia un male alla luce della imminente semifinale di coppa Italia con il Milan e della corsa al quarto posto che vivrà già il 2 marzo nel derby con la Roma un passaggio quasi decisivo.

Certo l'urna del sorteggio non era stata benevola con i biancocelesti: il Siviglia ha vinto il trofeo per tre volte di fila dal 2014 al 2016, dopo la fase a gironi era l'attacco più prolifico della competizione e nella Liga è la quarta forza dietro Barcellona, Real e Atletico. Il pronostico - lo aveva ammesso lo stesso Simone Inzaghi alla vigilia - non era dunque dalla parte della Lazio. Rinunciare in partenza a Milinkovic-Savic e Immobile e in corso d'opera all'ex più atteso del match, Luis Alberto (in pratica al terzetto che nella passata stagione aveva regalato giocate, assist e gol a Inzaghi) è stato un handicap non da poco. La Lazio ha provato a supplire all'assenza di qualità - nell'intervallo ha dovuto alzare bandiera bianca anche Parolo, colpito duro a inizio gara - con una prova tutto cuore, ma non si è quasi mai resa pericolosa dalle parti di Vaclik (uniche conclusioni quella di Marusic, finita sotto le gambe del portiere e poi deviata sulla linea di porta da Kjaer, e di Leiva che mette al lato dal limite).

Gli spagnoli non infieriscono più di tanto, sfruttano una ripartenza letale nata da un pallone perso da Lulic al limite dell'area avversaria mandando in gol per la quinta volta in altrettante partite di Europa League il francese Ben Yedder, compagno di reparto dell'ex milanista André Silva. Un gol che basta a portare a casa la preziosa vittoria che inevitabilmente indirizza verso gli andalusi la gara di ritorno di mercoledì prossimo allo stadio Pizjuan. La squadra di Machin si limita al possesso palla, controllando le operazioni e limitandosi a qualche azione in velocità, lasciando sfogare gli avversari che però davanti pungono poco. Caicedo non è Immobile nonostante il buon momento di forma (due reti decisive con Frosinone ed Empoli), Correa non trova il guizzo giusto sotto gli occhi del ct argentino Scaloni. Lulic deve adattarsi a giocare da interno dopo l'uscita di Luis Alberto (sfortunato nella serata in cui avrebbe voluto far bella figura contro la squadra che lo ha lanciato), Cataldi non ha lo stesso spessore di Parolo anche se l'impegno non manca e tutto sommato lotta quasi alla pari con i solidi centrocampisti ospiti.

Troppo poco però per poter cambiare l'esito della gara.

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