Politica

Lega e M5s, balletto sulla Torino-Lione

Verso il rinvio del dossier a dopo le europee

Lega e M5s, balletto sulla Torino-Lione

Matteo Salvini riapre il fronte Tav nel governo e manda in tilt i ministri del M5s. La posizione sulla Torino-Lione è fissata nelle parole del leader e ministro dell'Interno, che a margine della presentazione a Roma del sesto Rapporto sui crimini agroalimentari non fa passi indietro: «L'analisi costi-benefici non mi convince. Più veloci viaggiano le merci e le persone è meglio». Il capo politico del M5s Luigi di Maio, alle prese con la guerra interna, dopo sconfitte elettorali e modifiche dei criteri per le candidature alle Europee, si affida ai ministri grillini per ribadire il no all'opera. «Nessuna spaccatura. La relazione su costi e benefici della Tav a me ha convinto e sulla base di quella relazione avremo modo di confrontarci», commenta il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, anche lui a margine della presentazione del rapporto sulle agromafie. Già in mattinata il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli aveva chiuso la porta a contro-analisi o altri dossier: «Io sono molto favorevole al dibattito» ma l'analisi costi-benefici ufficiale sulla Tav «è una sola». Per poi aggiungere: «Il team di Ponti ha lavorato in maniera totalmente indipendente. Sulla parte benefici dice di essere stato di manica larga e ne sono felice, perché il sottoscritto non ha pregiudizi sull'opera».

Schermaglie a parte, l'idea che prende corpo è di far slittare l'esame del dossier Tav a dopo le Europee. E infatti, ieri a Montecitorio la maggioranza ha sventato il tentativo dell'opposizione di accelerare le mozioni sulla Tav. Ma l'opposizione non molla la presa, spingendo il governo spalle al muro. «La controanalisi del professor Coppola secondo cui i benefici sopravanzano i costi per un valore fino a 2,4 miliardi è la sconfessione tecnica della relazione politica preconfezionata dalla commissione Toninelli-Ponti» spiega Anna Maria Bernini, capogruppo di Fi al Senato.

Si rivede anche Matteo Renzi: «Se Salvini molla sulla Tav ha perso la faccia e il suo mondo di riferimento al Nord».

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