Economia

Tim, Cassa Depositi pronta a salire Vivendi la svaluta per 1,1 miliardi

C'è l'ok del cda a rafforzare la quota. Si avvicina la rete unica

Maddalena Camera

Cdp è pronta a salire nel capitale di Tim «con una prospettiva di lungo termine». La decisione è stata presa ieri nel cda straordinario della Cassa, che già detiene il 4,93% di Tim. Con questa delibera, prende sempre più corpo l'ipotesi di fusione tra le infrastrutture in fibra ottica di Tim e Open Fiber, che Cdp controlla al 50% con Enel. Del resto l'ipotesi accordo è nell'aria da tempo suffragato anche dalle dichiarazioni dell'ad di Cdp Fabrizio Palermo. Cdp è dunque pronta ad appoggiare ancora di più il fondo Usa Elliott, che ha il 9,5%, e quindi l'ad di Tim Luigi Gubitosi, nella guerra in corso con Vivendi, principale azionista di Tim con il 25% circa.

Il gruppo francese ieri ha presentato i conti e svalutato per 1,1 miliardi la quota in Tim. Vivendi, che ha speso 3,8 miliardi per la partecipazione in Tim, ha abbassato il valore di carico delle azioni a 0,70 euro (da 1,07). Per Vivendi la svalutazione è stata effettuata per «tenere conto dell'incertezza che affligge la governance di Telecom». Quanto al gruppo francese scendono gli utili a 127 milioni ma cresce il dividendo dell'11% a 0,50 euro per azione (lo stesso valore delle azioni Telecom in Borsa).

La società francese ha in cassa una plusvalenza di 1,1 miliardi dalla vendita di Ubisoft che sarà contabilizzata il prossimo anno. In crescita anche i ricavi: +11,3% a 13,9 miliardi. Quanto al business della tv la controllata Canal+ ha registrato un fatturato stabile a 5,2 miliardi.

In vista anche un cambio di governance: alla prossima assemblea dei soci del 15 aprile, Cyrille Bolloré sarà nominato nel consiglio di sorveglianza al posto del padre Vincent che comunque ha già affidato la presidenza di Vivendi al figlio Yannick.

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