Cronaca locale

No alla mozione che diceva no alle iscrizioni "dei due papà"

No alla mozione che diceva no alle iscrizioni "dei due papà"

«I bambini hanno diritto ad avere un padre e una madre». Per il consigliere Piero Migliarese è questo il principio ispiratore della sua mozione, una mozione che ha acceso una gran discussione in Zona 3, ma è stata bocciata. Migliarese questo principio lo considera «semplice», «scontato», e si sorprende perché «non ha trovato spazio» nel Municipio 3 di Milano. La maggioranza di sinistra - racconta il capogruppo della lista Parisi - ha bocciato quel documento, presentato insieme alla capogruppo leghista Rita Cosenza e firmato anche da Forza Italia e Milano Popolare. La mozione contestava la decisione del sindaco, Beppe Sala di registrare all'anagrafe comunale bambini come «figli di due madri» e in seguito «figli di due padri» «nell'ambito di unioni civili omosessuali». Questione delicata. «A nulla - dice Migliarese - sono serviti, durante la discussione in aula, i riferimenti portati a importanti studi di neuropsichiatria infantile». «La maggioranza di sinistra del Municipio 3, compresa la componente cattolica - prosegue - ha bocciato la mozione dopo un'accesa discussione, nonostante in consiglio comunale diversi componenti della maggioranza si fossero dissociati dal sindaco Sala su questo tema». «Le unioni civili non sono matrimoni - contesta il consigliere del centrodestra - e le unioni civili omosessuali non possono essere ritenute famiglia. La famiglia è infatti la società naturale fondata sul matrimonio: lo dice la stessa Costituzione italiana. Ma anche questo fatto non conta per la sinistra del Municipio 3 e per il Comune di Milano guidato dal sindaco Sala, che è ormai sempre più strattonato da un Pd ideologico».

Mozione bocciata, anche nella parte in cui condannava la pratica dell'utero in affitto, contestando «l'aggiramento» del divieto previsto dalla legge italiana.

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