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Shiffrin, poker da regina. E che slalom all'influenza

Per Mikaela secondo oro e terza medaglia nel mondiale, quarta vittoria di fila nella specialità

Shiffrin, poker da regina. E che slalom all'influenza

Åre Sessanta secondi in apnea. A Mikaela Shiffrin sono bastati. O meglio è bastato il pensiero di tenere duro per sessanta secondi, dare tutto nell'ultima manche del suo mondiale per portare a casa la terza medaglia in tre gare, il secondo oro dopo quello del superG, il quarto consecutivo della carriera in slalom. Senza parole. Anzi senza fiato, com'è rimasta lei ieri, scossa dai colpi di tosse nel parterre, sdraiata sulla neve senza più energie. L'influenza non risparmia nemmeno gli dei e dopo Hirscher anche Mikaela se l'è presa. Ma ha vinto ancora, ha ucciso la gara con la sua seconda manche da paura, sessanta secondi di perfezione. Wendy Holdener guidava dopo la prima, ma il suo assalto finale all'oro è durato poche porte. Non sapeva della Shiffrin, ma in slalom basta la sua presenza a scombinare i pensieri di tutte le rivali.

«Se prima l'ammiravo come sciatrice, da oggi l'ammiro molto di più anche come persona» dirà Anna Swenn-Larsson, l'atleta di casa (nel vero senso della parola, esce dalla porta ed è sulla pista!), prima medaglia svedese di questi campionati, emozionata e commossa dopo l'argento alle spalle della marziana. «Una giornata così, con la gara, le interviste del prima e del dopo, non finisce mai, sono distrutta e se penso a lei che ogni giorno deve sopportare ritmi del genere, mi inchino».

Questione di abitudine cara Anna, anche per il dopo gara serve allenamento, la faccia di Mikaela ieri era però tutt'altro che bella, senza colore, sorriso tirato, occhio spento. Mai come quella di Petra Vlhova, che dopo un oro e un argento si prende un bronzo e dice di sentirsi uno straccio. Eppure per quei sessanta secondi c'è stata anche lei, non si è risparmiata, e allora fa un certo effetto sentire la dichiarazione di Lara Della Mea, la giovane speranza azzurra, uscita nel finale della seconda manche «perché stanca». C'è evidentemente da lavorare ancora tanto, tantissimo anzi! E oggi c'è da godersi l'ultimo atto di questo Mondiale tribolato per il meteo, lo slalom maschile. Sarà ancora Hirscher contro Kristoffersen, ma occhio al francese Noel, che ha pescato il numero 1. Azzurri al via: 12 Moelgg (sta sempre male), 18 Gross, 21 Razzoli, 34 Vinatzer.

Manche alle ore 11 e 14.30, diretta Raisport HD ed Eurosport

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