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"Stop al turismo riproduttivo": arriva il ddl Pillon

Il leghista ha presentato il ddl a Palazzo Madama: reclusione e multa per "chi realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di embrioni o la surrogazione di maternità"

"Stop al turismo riproduttivo": arriva il ddl Pillon

"Porre argine al triste fenomeno del cosiddetto 'turismo riproduttivo'" punendo con la reclusione da tre a sei anni e con la multa da 800mila a un milione di euro "chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità". Lo prevede il disegno di legge presentato dal senatore leghista Simone Pillon.

Come spiega Adnkronos, l'obiettivo del ddl è quello di porre fine alla cosiddetta pratica dell'"utero in affitto". "È uno schifo - ha affermato Pillon -, una delle peggiori forme di violenza contro le donne. La legge italiana già punisce con la reclusione questo abominevole delitto, ma qualcuno che si crede più furbo va a comprarsi impunemente i bambini all'estero, affittando l'utero di povere ragazze straniere".

"La Corte costituzionale - si legge nel ddl - ha definito la maternità surrogata "gravemente lesiva della dignità della donna e del minore", tuttavia "non è possibile per il giudice italiano sanzionare tali reati commessi all'estero".

È quindi "necessario - per il senatore Pillon - intervenire e colmare tale vuoto, inasprendo le pene onde aumentare l'effetto deterrente della norma".

Infine, secondo il leghista bisogna anche "dare una definitiva indicazione che renda impossibile iscrivere o trascrivere atti di nascita di minori con due padri o con due madri, in violazione delle più elementari esigenze naturali oltre che del primario e superiore interesse del minore a non essere separato dai propri genitori naturali, come previsto dalla Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia".

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