Cronaca locale

Roma, traffico illecito di rifiuti: 13 arresti

Traffico illecito di rifiuti a Roma: il blitz questa mattina alle prime luci dell’alba.

Roma, traffico illecito di rifiuti: 13 arresti

Traffico illecito di rifiuti, corruzione, furto aggravato e peculato. Sono in totale ventitre le persone accusate a seguito di alcune irregolaritá riscontrate nel centro di raccolta Ama di Mostacciano, una frazione di Roma Capitale collocata nella zona sud della cittá. Questa mattina, alle prime luci dell’alba, il blitz della Polizia Locale di Roma Capitale, Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Roma e Carabinieri Forestali di Roma e Latina. L’operazione pone fine ad una complessa indagine avviata nel 2017 dalla Polizia di Roma Capitale, a seguito di numerose segnalazioni su presunte irregolaritá nel centro di raccolta Ama di Mostacciano.

Coordinati dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, oltre duecento uomini delle forze dell’ordine hanno messo fine ad un vera e proprio traffico illecito di rifiuti, un’attivitá organizzata e criminale protrattasi indisturbata per anni. Sono ventitre le misure cautelari emesse questa mattina dal Tribunale di Roma: tredici arresti domiciliari e dieci obblighi di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria, nonché il sequestro preventivo di venticinque autocarri.

Per il coordinatore romano dell’Ugl della Polizia Locale, Marco Milani, si tratta di un vero e proprio “sodalizio criminale dedito al traffico e allo smaltimento illecito di rifiuti”. In una nota stampa, Milani ha inoltre esortato la sindaca di Roma, Virginia Raggi e il governo gialloverde “a riconoscere quanto prima le diverse e delicate funzioni degli appartneneti alla Polizia locale”.

“Esortiamo quindi il ministro Salvini ad accelerare l’iter di riforma della legge quadro sulla Polizia Locale che, ferma al 1986, lascia i poliziotti locali d’Italia privi delle medesime garanzie e tutele dei colleghi di altre forze”, aggiunge Milani, riferendosi alle norme che riguardano i cosiddetti caschi bianchi.

E rivolgendosi alla prima cittadina di Roma, Virginia Raggi, la invita “a differenziare anche in sede di contrattazione decentrata il trattamento dei caschi bianchi rispetto al resto degli impiegati comunali ed a recipire quanto prima le normative regionali in materia, con relativa riforma di gradi e funzioni, purtroppo nella Capitale ancora disattesa”.

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