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Nord Corea, il M5s va all'attacco: "Salvini venga a riferire in Aula"

Esplode il caso politico sul rimpatrio forzato della figlia 17enne di Jo Song-gil. Il M5s richiama l'affaire Shalabayeva e chiede a Salvini di riferire in Aula

Nord Corea, il M5s va all'attacco: "Salvini venga a riferire in Aula"

Il rimpatrio forzato della figlia 17enne di Jo Song-gil, l'ex ambasciatore facente funzioni della Corea del Nord in Italia, è già diventato un caso politico. Con le opposizioni che attaccano il governo gialloverde e il Movimento 5 Stelle che, invece, chiama in causa Matteo Salvini. "È un episodio gravissimo", ha tuonato su Twitter la vicepresidente dei deputati grillini Maria Edera Spadoni aprendo le danze a una selva di dichiarazione da parte dei parlamentari pentastellati.

La notizia è trapelata solo oggi, ma risale all'anno scorso. Jo Song-gil sarebbe stata rimpatriata a forza a Pyongyang mentre tentava di ricongiungersi ai genitori. Nel 2018 il padre, secondo la ricostruzione dell'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, avrebbe disertato abbandonando l'ambasciata nordcoreana a Roma per chiedere asilo politico a un paese occidentale. Questa mattina Thae Yong-ho, l'ex viceambasciatore nordocreano a Londra che, a sua volta, aveva disertato nel 2016 e che attualmente si trova in Corea del Sud, ha dichiarato che Jo e la moglie "non sono stati in grado di portare con loro la figlia". La Farnesina si è subito attivata per accertare il caso che, a detta dei grillini, ricorda molto da vicino la storia di Alma Shalabayeva, moglie del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov rapita il 28 maggio 2013 quando al Viminale sedeva Angelino Alfano. "Nonostante dovesse essere tutelata in Italia, una giovane incolpevole rischia di essere persino torturata da uno dei peggiori regimi al mondo - ha commentato il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano - chi ha responsabilità pagherà, statene certi".

Il Pd e LeU hanno immediamente chiesto al governo di spiegare al parlamento. "Si tratta di un sequestro operato sul nostro territorio, una incursione di servizi segreti stranieri che hanno rapito una minorenne", denunciano i dem, con Andrea Romano, parlando di "violazione clamorosa della nostra sovranità nazionale". Per i deputati e senatori del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Affari Esteri di Camera e Senato, "se i fatti fossero confermati sarebbero gravissimi". Parlano, appunto, di "un nuovo caso Shalabayeva" e anche loro chiedono a Salvini di venire a riferire in Aula su quanto accaduto. "Non è tollerabile che agenti dell'intelligence di un Paese straniero agiscano indisturbati in territorio italiano compiendo attività illegali - denunciano i grillini - la giovane rischia nel suo Paese di essere imprigionata e torturata".

In realtà, secondo fonti qualificate sentite dall'agenzia Adnkronos, la giovane sarebbe rimasta a Roma dopo che il padre ambasciatore, insieme alla moglie, ha fatto perdere le proprie tracce ai primi di novembre, pochi giorni prima della conclusione del suo mandato, fissato per il 20 novembre.

Conclusi gli studi, come risulterebbe anche alla Farnesina, avrebbe chiesto di tornare dai nonni e il 15 novembre sarebbe stata prelevata dal personale dell'ambasciata, portata in aeroporto a Roma e riportata a Pyongyang.

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