Cronache

Sfregiata targa martiri delle foibe. Meloni: "Vigliacchi e miserabili"

A Udine, ignoti hanno danneggiato il parco dedicato alle vittime delle foibe: sradicate le composizioni floreali, gettate le corone e sfregiata la targa a perpetua memoria dei martiri. La rabbia di Giorgia Meloni: "Vigliacchi e miserabili"

Sfregiata targa martiri delle foibe. Meloni: "Vigliacchi e miserabili"

Vandalizzato dagli antagonisti. È quanto successo agli arredi e alle aiuole del parco comunale di Udine intitolato ai martiri delle foibe. Ignoti, approfittando dell'oscurità, hanno sfregiato la targa dedicata agli infoibati. Non contenti, hanno gettato nel parco le corone deposte in occasione del Giorno del Ricordo e sradicato le composizioni floreali. Lo riporta il quotidiano online ilFriuli.it.

"Un gesto gravissimo", il commento del responsabile provinciare di CasaPound Italia Udine, Alessandro Strizzolo. "È stata disonorata la memoria delle vittime, già sfregiata in passato, con un gesto facilmente riparabile, ma comunque gravissimo. Gli abitanti del quartiere ci hanno prontamente avvisato e sono intervenuti subito, assieme ai nostri militanti, restituendo, per quanto possibile, il dovuto decoro al monumento. Ci aspettiamo che la giunta e il sindaco Fontanini attuino una dura presa di posizione condannando fortemente il gesto e trovando i responsabili". Altrettanto duro il capogruppo di Fratelli d'Italia nel consiglio comunale di Udine, Luca Onorio Vidoni. "Quanto accaduto la notte scorsa al Parco Martiri delle Foibe è un grave oltraggio alla memoria di tutti i Martiri delle Foibe. È un atto gravissimo che mi lascia senza parole, offensivo nei confronti di tutti i caduti dell’intera tragedia delle Foibe e nei confronti di tutti gli esuli istriani, fiumani e dalmati. Mi auguro che sia chiarita al più presto la dinamica dei fatti e che siano individuati quanto prima i responsabili di tale gesto vandalico".

Ferma condanna anche da parte della presidente di Fli, Giorgia Meloni. "A #Udine i soliti vandali figli di papà rigano una targa dedicata ai martiri delle foibe e gettano per terra una corona di fiori. Ma quanto si può essere vigliacchi e miserabili per oltraggiare la memoria di innocenti massacrati con la sola colpa di essere italiani?", si legge nel post pubblicato su Twitter.

Non è la prima volta che un monumento dedicato alle vittime delle foibe viene preso di mira dai soliti (ig)noti. Lo scorso dicembre, a Bologna, una mano "nemica" aveva scritto "W Tito" sulla targa della via intitolata ai martiri delle foibe. Un anno e mezzo fa, a Trento, una targa simile era stata danneggiata per la terza volta in poco tempo e addirittura data alle fiamme, mentre nel febbraio 2017 qualcuno aveva spaccato, non si è mai saputo se volontariamente, un'altra targa a Barletta. Un pessimo clima che ha portato all'istituzione della giornata del ricordo delle vittime delle foibe, in occasione della quale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva espresso il suo fermo "no ai negazionismi".

Tra l'altro, nelle ultime ore, proprio Udine si è distinta con l'approvazione in consiglio comunale della mozione che ha riconosciuto alle vittime delle foibe titine lo status di "martiri".

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