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I genitori di Renzi restano ai domiciliari

Il Gip non revoca gli arresti di Tiziano Renzi e Laura Bovoli. Respinta la richiesta dell'avvocato. Contrario anche il pm

I genitori di Renzi restano ai domiciliari

Il Gip ha confermato i domiciliari per i genitori di Renzi. La richiesta di revoca, presentata lunedì scorso dall'avvocato Federico Bagattini, dunque, non è andata a buon fine. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Firenze, Angela Fantechi, non ha revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari per Tiziano Renzi e Laura Bovoli.

I due coniugi Renzi sono ai domiciliari dallo corso 18 febbraio. Le accuse riguardano l'inchiesta della procura di Firenze sul fallimento di alcune cooperative.

La richiesta dell'avvocato della famiglia Renzi era stata presentata durante l'interrogatorio di garanzia che si è svolto lo scorso 25 febbraio. Il legale aveva richiesto la revoca "per la totale insussistenza delle esigenze cautelari", ma il pm Luca Turco aveva espresso parere negativo alla domanda.

Nel provvedimento del gip che ha disposto gli arresti domiciliari si motivano gli arresti domiciliari con "il pericolo di reiterazione del reato" ipotizzando il rischio che la società Eventi6 "si possa avvalere di altre cooperative" per continuare a commettere i reati di bancarotta fraudolenta e di emissione di fatture false.

Per l'avvocato della famiglia, però, la misura cautelare ai domiciliari è "esosa a nostro avviso sotto il profilo della sua eccessività". Non ci sarebbe infatti rischio di reiterazione del reato perché "si azzera nel momento stesso in cui si dismette la carica di amministratore della società Eventi 6 e nel momento stesso nel quale il maggior cliente di Eventi 6 ha disdettato il contratto il 31 dicembre 2018; cioè quel contratto che veniva eseguito da parte della cooperativa Marmodiv srl non c'è più".

"Non entro nel merito del procedimento - scrive su Facebook Tiziano Renzi - Né della enormità della misura degli arresti domiciliari. Non vi dico come stiamo a saperci trattati come delinquenti, esposti tutti i giorni sui Tg e sui media, insultato sui social. Siamo rappresentati come criminali, i criminali più pericolosi d'Italia. Mi sembra un incubo allucinante. Non importa tuttavia come stiamo noi.

Per me l'unica cosa che importa è la verità".

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