Cronaca locale

E la Lega: «Noi ai gazebo contro Area B»

Il centrodestra contesta il corteo: «I milanesi in crisi vengono sempre dopo»

«I razzisti del Pd marciano a Milano per l'immigrazione selvaggia dimenticandosi degli italiani. Noi siamo in piazza per ribadire che Area B colpisce le persone delle periferie. Trova le differenze» è la risposta del deputato e capogruppo milanese della Lega Alessandro Morelli alla marcia anti Salvini di ieri. Anche il consigliere regionale del Carroccio Gianmarco Senna provoca: «Milano transennata per la marcia antirazzista di Sala. Caro sindaco, lasciatelo dire: è nei fatti che si vedono le vere intenzioni. Togliendo dalla strada i disperati che ci dormono, trovando lavoro ai disoccupati, aiutando le famiglie che non arrivano a fine mese. Con regole chiare e uguali per tutte le persone perbene, di qualsiasi etnia siano. La marce lasciale ai maratoneti». La sinistra milanese, è il commento del capogruppo lombardo di Forza Italia Gianluca Comazzi, «ha organizzato il solito corteo autoreferenziale, con associazioni amiche e slogan vuoti. Una vetrina politica in vista delle primarie Pd. I problemi dei milanesi non vengono neppure contemplati. Di fronte all'ennesima marcia in favore dei diritti dei migranti verrebbe da chiedere alla giunta Sala cosa è stato fatto dal Comune per agevolare i tanti milanesi in difficoltà, gli abitanti delle periferie, i cittadini in graduatoria da anni per una casa popolare regolarmente occupata da abusivi, anziani e lavoratori messi in ginocchio da Area B».

Per l'ennesima volta, attacca la consigliera del gruppo misto Silvia Sardone, «la sinistra ha dato dimostrazione per l'ennesima volta di essere completamente scollegata dalla realtà: il sindaco Sala, l'assessore Majorino e le varie onlus che hanno fatto dell'immigrazione il proprio cavallo di battaglia hanno sfilato per le vie del centro in supporto agli extracomunitari, a causa dei quali le periferie di Milano sono diventati ghetti impenetrabili. Come al solito hanno gridato al razzismo, dimenticandosi che i veri razzisti sono loro: anti italiani che pensano solo agli immigrati e mai alle famiglie in difficoltà o agli anziani».

E in piazza sottolinea «non mancavano le bandiere rosse con la falce e il martello, esponenti dell'Arci, le associazioni che lucrano sulla finta accoglienza, le ong che hanno fatto dell'accoglienza un vero business, i radical chic che vogliono più migranti ma non sotto casa loro, i centri sociali abusivi che vendevano birra senza alcun permesso, e tantissimi altri residuati bellici della sinistra terzomondista».

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