Cronache

Preso Di Lauro, superboss di Scampia

Per sfuggire alla cattura si vestiva da donna. Salvini: "Nessuna tregua"

Preso Di Lauro, superboss di Scampia

Lo hanno cercato ovunque, anche in Cina. Alla fine era a Napoli in un'abitazione in affitto a Chiaiano, in via Emilio Scaglione a pochi chilometri dalla roccaforte di Secondigliano. Sgranocchiava pistacchi. Finisce così la latitanza del superboss Marco Di Lauro. Ieri pomeriggio il figlio di Ciruzzo 'o milionario, irreperibile da 14 anni, è stato catturato dalla polizia. Deve scontare 10 anni per associazione camorristica e droga. E ieri notte è entrato a Poggioreale. È considerato il secondo latitante più pericoloso d'Italia dopo Matteo Messina Denaro. Con Di Lauro c'era la compagna. Lui era in tuta, lei in vestaglia e non erano armati. L'appartamento era costituito da una camera da letto, bagno, terrazzino e un salone all'interno del quale era stata ricavato uno spazio per il sollevamento pesi. Prima di andare via si è detto preoccupato per i suoi gatti.

A rendere nota l'operazione è stato il ministro dell'interno Matteo Salvini che si è complimentato con le forze dell'ordine. «Dopo l'arresto di un terrorista algerino dell'Isis mettono a segno un'altra importante operazione. Nessuna tregua ai criminali». «Marco Di Lauro non era armato e non ha opposto resistenza, il boss deve stare nel territorio e lui era qui», ha fatto sapere il questore di Napoli, Antonio De Jesu sceso dai suoi uffici per accogliere gli uomini che assieme ai carabinieri hanno condotto l'operazione. Oggi Di Lauro ha 38 anni ma era un ragazzo quando fece perdere le tracce, 14 anni fa nel corso della «notte delle manette» quando polizia e carabinieri invasero i quartieri di Scampia e Secondigliano ed eseguirono 53 ordinanze. Ricercato in campo internazionale, Marco Di Lauro voleva ricostruire il clan guidato dal padre Paolo. È stato anche coinvolto nell'omicidio di Attilio Romanò, vittima innocente della camorra, e ritenuto il mandante del delitto avvenuto nel corso della faida per la scissione degli Amato-Pagano dal clan. Per questa accusa è stato condannato in primo e in secondo grado ma la sentenza è stata annullata con rinvio in Cassazione e il processo verrà rifatto dinanzi a un'altra sezione della Corte d'Appello di Napoli.

Adora le auto di lusso e si sarebbe sempre mosso durante la latitanza travestito da donna. Fino al 2011 usciva per strada a notte fonda. Nel 2015 si sottopone a un intervento di plastica facciale. Il 25 dicembre 2016 e nel marzo 2017, in due distinti blitz riuscì a sfuggire alla cattura. Nel dicembre 2017 fece il giro del web una foto dove Marco Di Lauro appare con barbetta e capelli brizzolati. Ieri pomeriggio l'ex latitante è arrivato in questura a bordo di un'auto civetta della Polizia mentre dall'alto un elicottero sorvegliava la zona. Fuori, la gente inneggiava alle forze dell'ordine.

É stato un giorno speciale.

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