Salute

I mirtilli abbassano la pressione meglio dei farmaci

Una ricerca ha confermato l'abbassamento della pressione sistolica nell'arco di un mese di 5mmHg

I mirtilli abbassano la pressione meglio dei farmaci

Piccoli, deliziosi, i mirtilli sono frutti tipici del sottobosco dalle numerose proprietà benefiche riconosciute sin dall'antichità. Soprattutto quelli neri sono maggiormente ricchi di principi salutari. Essi contengono zuccheri e acidi, in particolare l'acido citrico, quello ossalico, l'idrocinammico e il gamma-linoleico. Il loro potere antiossidante è garantito dalla presenza di vitamina A, E, C e K. L'acido follico e i betacaroteni, inoltre, proteggono il collagene della pelle e migliorano la resistenza delle pareti dei capillari. Non sono solo ottimi per combattere le infezioni e per superare le esperienze traumatiche, ma secondo uno studio del King's College di Londra pubblicato su Journal of Gerontology Series A mangiare 200 grammi al giorno di mirtilli per un mese aiuterebbe a tenere a bada la pressione sanguigna. Il merito spetterebbe al colore blu dato dalle antocianine, ovvero fitochimici con proprietà antiossidanti.

I ricercatori hanno chiesto a 40 soggetti tutti in salute di assumere per un mese e in maniera casuale una bevanda contenente 200 grammi di mirtilli oppure un'altra bibita di controllo abbinata quotidianamente. Gli scienziati hanno poi monitorato le sostanze chimiche presenti nel sangue e nelle urine dei volontari, così anche la pressione arteriosa e la dilatazione flusso-mediata (FMD) dell'arteria brachiale. In un ulteriore esperimento, gli studiosi hanno confrontato gli effetti di una bevanda a base di mirtilli con quelli di antociani purificati, cioè le sostanze responsabili del colore blu, rosso, viola e rosa di alcuni tipi di frutta e di verdura. Questi dati sono poi stati confrontati con bevande di controllo contenenti livelli simili di fibre, minerali e vitamine. È emerso che gli effetti sulla funzione vascolare legati all'assunzione della bibita a base di mirtilli erano visibili già dopo due ore.

Durante il mese di prova la pressione sistolica si è ridotta di 5mmHg, un valore questo più o meno equivalente a quello dei farmaci antipertensivi.

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