Economia

Parmalat, il Tar stoppa l'addio

Accolto in extremis il ricorso della banca americana Citi

Rimandato l'addio alla Borsa della Parmalat in salsa francese. Ieri, a sorpresa, il Tar ha stoppato l'uscita da Piazza Affari accettando il ricorso presentato dalla banca d'affari Usa, Citigroup (ha in corso un procedimento giudiziario per ottenere da Parmalat un maxi-risarcimento da oltre 300 milioni) contro le delibere Consob e di Borsa Italiana sul via libera alla procedura di delisting della società.

La revoca, spiega il decreto, è stata ritenuta idonea «a determinare, nelle more della trattazione dell'istanza cautelare nei modi ordinari, un pregiudizio irreversibile alle ragioni di credito» di Citi. Il Tar ha quindi fissato per il prossimo 26 marzo la trattazione collegiale in camera di consiglio.

Il ricorso della banca americana, chiedeva infatti l0annullamento, previa sospensione dell'efficacia, delle delibere con cui la Consob ha approvato il documento informativo presentato dalla Sofil di Emmanuel Besnier (nella foto) relativo all'acquisto delle azioni residue ancora quotate e con cui ha fissato in 2,85 euro il prezzo di acquisto di ogni titolo, nonché «di tutti gli altri atti presupposti, comunque connessi e/o consequenziali», inclusi «quanto meno per i loro effetti», gli atti di Borsa Italiana «nella parte in cui si dispone la revoca» di Parmalat da Piazza Affari.

Citi ha anche chiesto l'accertamento della violazione dell'articolo 102 del Tuf «nella parte in cui prevede che il documento di offerta possa essere approvato dalla Commissione solo se esso è idoneo a consentire ai destinatari di pervenire ad un fondato giudizio sull'offerta», nonché la «nullità» o in subordine l'«illegittimità dei provvedimenti impugnati per patente elusione della sentenza della Superior Court of New Jersey del 27 ottobre 2008, delibata in Italia con ordinanza del 18 luglio 2014 adottata dalla Corte d'Appello di Bologna», che ne ha riconosciuto l'efficacia. Citi ha in corso un procedimento giudiziario per ottenere da Parmalat un maxi-risarcimento da oltre 300 milioni di euro.

CC

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