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Mediolanum, Berlusconi indagato. FI insorge: "Solite coincidenze"

Silvio Berlusconi è indagato dalla procura di Roma per corruzione in atti giudiziari nell'ambito del filone relativo alle sentenze pilotate al Consiglio di Stato

Mediolanum, Berlusconi indagato. FI insorge: "Solite coincidenze"

Silvio Berlusconi è indagato dalla procura di Roma per corruzione in atti giudiziari nell'ambito del filone relativo alle sentenze pilotate al Consiglio di Stato, in particolare per quella che il 3 marzo 2016 ha annullato l'obbligo di cedere la quota eccedente il 9,99% in Banca Mediolanum fissato da Bankitalia. La sentenza in questione aveva ribaltato quella del Tar del Lazio che imponeva la vendita del 20% delle azioni per il fatto che l'ex presidente del Consiglio non aveva più i requisiti di onorabilità previsti dalla legge in seguito alla condanna in via definitiva per frode fiscale legata ai diritti Mediaset.

Il procuratore aggiunto Paolo Ielo e i pm Stefano Rocco Fava e Fabrizio Tucci sospettano che quella sentenza su Mediolanum sia stata aggiustata. Prima di Berlusconi erano stati iscritti sul registro degli indagati tre nomi, quello del giudice relatore del provvedimento, di un avvocato e di un ex funzionario di Palazzo Chigi a casa del quale un paio di anni fa, nel corso di una perquisizione, furono trovati circa 250mila euro in contanti più le copie di alcune sentenze del Consiglio di Stato, compresa la bozza del verdetto su Mediolanum. L'ipotesi della procura di Roma è che alcuni giudici abbiano accettato la promessa di denaro per annullare la decisione del Tar che aveva imposto a Berlusconi di cedere le quote della banca, che valevano circa un miliardo di euro. Obbligo che il Consiglio di Stato fece venire meno nel marzo di 3 anni fa accogliendo il ricorso del Cavaliere contro i giudici amministrativi di primo grado.

"Berlusconi scende di nuovo in campo per le elezioni e puntuale come un orologio arriva l'avviso di garanzia. Le solite coincidenze...", commenta su Twitter Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia. "Io non capisco perché non indagarlo anche per le Torri Gemelle dell'11 settembre.

Ma certi pm non si rendono conto che oltre a stuprare il senso del ridicolo, nessun italiano di buon senso darà mai più retta e stima a chi veste una toga, che pure meriterebbe il nostro rispetto?", ha dichiarato Andrea Ruggieri, deputato di Forza Italia.

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