Cronaca locale

Mercato, arrivano i primi segnali di recupero

I numeri restano sotto il 2018 ma la frenata ora si riduce. E in Germania rimbalzo al 3%

Nel mese di febbraio 2019, sono state immatricolate dalla Motorizzazione italiana 177.825 autovetture, con una variazione di -2,42% rispetto al febbraio 2018, quando ne erano state immatricolate 182.228 (a gennaio sono state 165.185, con un -7,37% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente). Nel periodo gennaio-febbraio 2019 la Motorizzazione ha in totale immatricolato 343.010 autovetture, con una variazione di -4,87% rispetto allo stesso periodo del 2018, quando ne erano state immatricolate 360.553. Fra l'altro, in Germania, il mercato in febbraio ha registrato un rimbalzo delle immatricolazioni, che su base annuale aumentano del 3%. I segnali di ripresa in Italia sono evidenziati da Anfia, l'Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica. «A febbraio il mercato dell'auto continua a rallentare - così Paolo Scudieri, presidente di Anfia - ma è in recupero rispetto a gennaio (-7,5%). È un mese all'insegna dell'incertezza e dell'attesa per via dell'annunciato bonus-malus che entra in vigore oggi». «L'effetto attesa - riflette Scudieri - ha prodotto, dal mese di dicembre, un rallentamento della crescita delle vetture a basse emissioni (comprendenti auto elettriche, ibride plug-in ed extended-range) interessate dal bonus, a febbraio in crescita dello 0,2% (dopo un dicembre a +27% e un gennaio a +4%), contro i rialzi mensili a doppia e tripla cifra registrati nel 2018. L'effetto annuncio, invece, ha probabilmente influito sulla crescita di alcuni segmenti di vetture colpiti dal malus, come Syv medi e grandi (+18% e +43%, rispettivamente, a febbraio), anticipandone gli acquisti». Ricordiamo - aggiunge il presidente - che, nonostante si senta dire che l'Ecotassa tocca le vetture più inquinanti, in realtà il provvedimento riguarda le auto nuove di ultima generazione (Euro 6) che hanno emissioni di gran lunga inferiori ai 14,7 milioni di vetture ante Euro 4 circolanti in Italia». «La misura - spiega il presidente Anfia - si basa infatti sulle emissioni di CO2, un gas non propriamente inquinante ma climalterante. A oggi, inoltre, continuano a permanere notevoli criticità sulle modalità operative per l'effettiva attuazione del provvedimento. L'Agenzia delle Entrate non ha risolto tutti i problemi e il decreto interministeriale per gli incentivi non è ancora stato pubblicato in Gazzetta ufficiale». «Tutto questo - conclude - mette in difficoltà gli operatori commerciali e aggiunge ulteriore incertezza per i consumatori. Ribadiamo quindi la nostra disponibilità ad un confronto con le Istituzioni per poter disporre di un quadro normativo e regolatorio chiaro».

AleGian

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