Cronaca locale

Arte e musica fanno bene ai ragazzi in difficoltà

Arte e musica fanno bene ai ragazzi in difficoltà

Dei benefici della musica sulla salute se ne parla e si agisce da tempo, ma ci sono nuove frontiere. A scendere in campo pure il Museo del Teatrale alla Scala, che con la Fondazione Vsm di Villa Santa Maria - Centro multiservizi di Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza - davanti alla fruizione dell'arte ha misurato il livello di wellbeing. Una visita al Museo con la possibilità di assistere a una versione ridotta del «Flauto magico» di Mozart ha effetti positivi. I risultati sono stati presentati nel convegno «La magia del museo contro i disturbi neuropsichiatrici: un benessere sorprendente». La misurazione del benessere con uno strumento creato ad hoc ha permesso di stabilire livelli di wellbeing basale, con un valore medio di 66 nel gruppo di ragazzi con autismo, 58 nel gruppo di adolescenti con psicopatologia e di 60 nel gruppo degli adulti con disabilità cognitiva e ritardo mentale.

La misurazione del wellbeing subito dopo l'esperienza estetica ha messo in evidenza un forte impatto emotivo con un incremento statisticamente significativo del benessere psicologico momentaneo, che è risultato del 37% nel gruppo di ragazzi con autismo, del 64% nel gruppo degli adolescenti con psicopatologia e del 50% nel gruppo degli adulti con disabilità cognitiva e ritardo mentale. Tutti hanno raggiunto valori prossimi alla soglia massima di benessere. «Il progetto ha consentito al Museo di intraprendere diverse iniziative pilota sia nell'ambito delle disabilità sia in quello del contrasto all'emarginazione sociale», ha sottolineato Donatella Brunazzi, direttore del Museo Teatrale alla Scala. «Questo studio pilota - afferma Enzo Grossi, direttore scientifico della Fondazione Vsm - ha consentito di colmare un vuoto.

E ora si può immaginare di replicare esperienze di questo tipo su ampia scala».

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