Salute

Fare sesso da giovani previene patologie da adulti

Sesso e sport possono giovare alla salute, se praticati già intorno ai 25 anni di età: ecco cosa emerge da uno studio recente a tema prevenzione

Fare sesso da giovani previene patologie da adulti

Il sesso - regolare e intenso dai 25 anni in poi - può rivelarsi benefico per una vecchiaia in salute. Ma anche l’esercizio fisico e il mantenimento del peso forma giocano un grande ruolo.

Lo dicono i dati della campagna #Controllati2018, promossa per il terzo anno consecutivo dalla Società italiana di urologia (Siu), con il supporto non condizionato di Menarini, come riporta Adnkronos Salute. Questi dati si basano su oltre 2.800 schede compilate in maniera anonima da uomini dell’età media di 55 anni in 79 centri italiani e hanno portato a stabilire che lo sport e il sesso fin da giovani proteggono dal rischio di iperplasia prostatica benigna e disfunzione erettile, che diminuisce del 30%.

Come sempre gli stili di vita incidono sulla salute - anche quella della prostata - e quindi abitudini da pantofolai sono da scartare in una prospettiva futura. Chi pratica sport e sesso a 25 anni riduce infatti un rischio di iperplasia prostatica benigna (Ipb) del 25%, mentre l’obesità aumenta del 32% lo stesso rischio.

Un'attività fisica intensa e regolare svolta prima dei 25 anni - spiega Fabio Parazzini, professore associato del Dipartimento di scienze cliniche e di comunità dell'Università degli Studi di Milano e autore dello studio - riduce il rischio di Ipb in età adulta, con un tasso fino al 30% se la pratica è costante anche nel momento della raccolta della scheda informativa. L'indagine ha evidenziato, come dato nuovo, che la sindrome metabolica influenza il rischio adulto di manifestare Ipb del 50%. Stesso impatto si è registrato per la disfunzione erettile, riducibile del 20% con una attività fisica prima dei 25 anni di età a conferma che le due problematiche hanno meccanismi di insorgenza differenti (di tipo cardiovascolare per questa e ormonale per l'Ipb), ma simili profili di rischio".

Per tre uomini su quattro si è trattato in questo caso del primo controllo. La campagna #Controllati ha coinvolto uomini sotto i 45 anni e sopra i 70. In tre anni, si sono sottoposti al controllo 15.

000 uomini circa.

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