Salute

I falsi miti sulle allergie primaverili

Con l’arrivo della stagione primaverile molto diffuse sono le allergie da polline. Ad esserne colpito è un italiano su cinque. Esse scatenano rinite, raffreddore, infiammazioni agli occhi. Attorno all’argomento ci sono innumerevoli falsi miti da sfatare

I falsi miti sulle allergie primaverili

La primavera, la stagione incubo per chi soffre di allergia sta per arrivare immancabilmente.

Ogni anno le allergie ai pollini colpiscono un adulto su cinque. L’aumento delle temperature e la maggiore concentrazione di anidride carbonica dovuta all’inquinamento atmosferico, contribuiscono ad intensificare questo fenomeno molto diffuso che colpisce sia grandi che piccoli.

Durante la stagione primaverile accade che nell’aria circolano diversi pollini che entrano in contatto con le mucose degli occhi, il naso e la gola infiammandole eccessivamente. Il sistema immunitario dei soggetti che soffrono di allergie, percepiscono subito come nocivi questi corpi estranei. Il sistema immunitario di questi soggetti a rischio attiva ferocemente degli anticorpi, i mastociti che per difendersi rilasciano l’istamina, responsabile della maggior parte dei fenomeni allergici, scatenando il vero e proprio problema.

Attorno alle allergie primaverili aleggiano tanti falsi miti che andrebbero smascherati. Ecco i principali:

1. Chi soffre di allergie deve stare lontano dai fiori: non è assolutamente vero perché i veri responsabili di starnuti, raffreddori da fieno e occhi rossi sono, di solito, i pollini rilasciati da alberi specifici come le betulle, gli olivi, i pini e cipressi, le piante erbacee (per esempio Urticaceae e Graminaceae) o le spore di muffe e funghi che fioriscono in primavera;

2. In spiaggia non ci sono pollini: allontanarsi dall'aria inquinata della città può aiutare a respirare meglio, Molte spiagge confinano con zone dove è facile trovare piante erbacee fortemente allergeniche, come le Chenopodiacee o le Amarantacee, arbusti responsabili di parte delle riniti allergiche estive;

3. Il miele contrasta le allergie: nonostante le sue proprietà antibatteriche, antimicotiche e antivirali il miele non risulta efficace contro i raffreddori allergici;

4. Passata la primavera non si soffre più di allergie stagionali: è un mito da sfatare perché ci sono piante come l’ambrosia ad esempio che fiorisce da metà agosto fino all’arrivo dei primi mesi freddi oppure l'ortica che fiorisce da maggio a ottobre. Occorre consultare il bollino pollinico e capire in quali mesi si è particolarmente a rischio;

5. Le allergie primaverili cessano con la crescita: le riniti allergiche non cessano con l'avanzare dell'età anche se i sintomi possono attenuarsi con la fine dell'infanzia;

6. La febbre da fieno è causata dal fieno: il fieno può contenere tracce di graminacee ma non è il responsabile delle riniti allergiche. Esse non sono nemmeno accompagnate da febbre;

7. Una casa pulita previene le allergie: alcune teorie sostengono che la corretta pulizia ha incrementato l’insorgere delle allergie negli ultimi decenni. In un ambiente lindo e incontaminato il sistema immunitario fatica a svilupparsi. Esso non riesce a distinguere efficacemente gli stimoli nocivi e dannosi;

8. Per evitare gli allergeni occorre chiudersi in casa: rimanere in casa nelle primissime ore del mattino o nelle giornate secche e ventose può aiutare chi soffre di rinite allergica ad alleviare i sintomi delle allergie primaverili. Questa forma di precauzione però non serve ad eliminare del tutto il contatto con i pollini presenti nell'aria. Evitate di stendere il bucato e lavate viso e occhi sempre prima di andare a letto;

9. Le allergie sono ereditarie: si può ereditare la predisposizione a soffrire di allergie primaverili ma non sempre accade ciò.

Non è detto che se voi siete allergici alle graminaceae, lo sarà anche vostro figlio.

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