Cronaca locale

La collezione di Fondazione Fiera

Esposte 43 opere dalla raccolta acquisita nelle edizioni di Miart

Mentre non si placa il successo della mostra sul Romanticismo che volge al termine, le Gallerie d'Italia continuano il loro programma con una piccola ma interessante esposizione che fa da antipasto alla fiera Miart,di cui Intesa Sanpaolo è main sponsor. Trattasi di un nucleo di opere che Fondazione Fiera Milano ha acquisito in questi anni - dal 2012 ad oggi - proprio dalla kermesse dedicata al collezionismo di arte moderna e contemporanea.I n totale, sono in mostra da oggi alla Sala delle Colonne 43 opere contemporanee di autori italiani e internazionali, scelte tra differenti linguaggi artistici, dalla pittura alla fotografia fino alla scultura. I lavori sono stati selezionati da Fondazione Fiera - tra le 82 opere che compongono la sua collezione - per restituire uno spaccato della ricerca contemporanea internazionale attraverso il lavoro di artisti attivi dalla seconda metà del Novecento fino ai giorni nostri. «Da alcuni anni le Gallerie d'Italia dedicano la propria Sala delle Colonne ad esposizioni di arte contemporanea in dialogo con le nostre raccolte del '900 - afferma Michele Coppola, direttore centrale Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo -. Dopo rassegne temporanee incentrate su singoli protagonisti, questo spazio accoglie oggi le opere dalla collezione internazionale di Fondazione Fiera Milano, a un mese dall'avvio di miart e in piena sintonia con il sostegno che Intesa Sanpaolo garantisce alla manifestazione in qualità di main partner. Ancora una volta, la nostra Banca si dimostra profondamente coinvolta nella vita artistica della città e concretamente impegnata, in stretta sinergia con musei e istituzioni, ad arricchirne l'offerta culturale». Le opere vanno dall'installazione immersiva dell'artista austriaco Hans Schabus che crea uno spazio narrativo ambiguo dove oggetti provenienti da tempi e luoghi diversi si incontrano, all'iconico tappeto-natura in poliuretano di Piero Gilardi che condivide la dimensione immaginifica di Schabus ma indaga il rapporto tra uomo, natura e tecnologia. Il mondo naturale è al centro della ricerca del tedesco Jochen Lempert, mentre il rapporto tra visione e conoscenza interessa anche ritratti e nature morte stranianti della tedesca Annette Kelm che al pari del norvegese Torbjorn Rodland, esplora le convenzioni del ritratto fotografico e della messinscena commerciale.

La fotografia è al centro anche dell'opera di Elad Lassry, mentre i collage di John Stezaker riassemblano immaginari cinematografici e pubblicitari.

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