Politica

La guerra solitaria della madre No Vax

A Roma bimba non ammessa in classe. La madre: «Pronta al ricorso»

Pericolo, quasi, scampato. «I numeri dei vaccinati sono alti e questo dimostra che il dibattito ha funzionato», parola di ministro della Sanità. Giulia Grillo non dà cifre sul numero dei bambini ancora non vaccinati e a rischio «uscita dalle classi», ma si dice «soddisfatta delle percentuali salite su tutte le immunizzazioni obbligatorie».

Nelle scuole italiane non sono più ammesse le autocertificazioni vaccinali, per i genitori è scaduto il termine per portare a scuola i certificati delle asl e attestare che i figli sono in regola con le immunizzazioni. Chi non lo è, rischia di esser rimandato a casa, se frequenta nidi e materne, e multe fino a 500 euro se è in età da scuola dell'obbligo. Un padre e una madre di due bambini sono stati denunciati dai carabinieri del Nas di Livorno per aver mentito nelle autocertificazioni presentate nelle scuole dei figli. A giudicare dai dati forniti dal ministero della Salute, il Paese ha fatto passi importanti sulla prevenzione, superando quota 95% per quanto riguarda l'esavalente e avvicinandosi all'obiettivo Oms per la trivalente, che include il morbillo.

Sporadici i casi di genitori no- vax che insistono nella loro linea. Ieri, ad esempio, una bimba di una materna romana è stata costretta a rimanere a casa perché non in regola con la vaccinazione. Al telefono la funzionaria della scuola materna ha annunciato alla mamma della piccola che la bimba non sarebbe potuta entrare a scuola. La chiamata è arrivata l'altroieri pomeriggio e la piccola ieri è rimasta a casa ma la mamma, Magenta Aresu, non si è arresa e ha già annunciato che presenterà ricorso e contatterà un avvocato. In generale però i dati sono confortanti. La copertura nazionale relativa ai bimbi nati nel 2015 è per polio e esavalente al 95,46%, e guadagna, nel primo semestre del 2018, un +0,85% rispetto alla rilevazione al 31 dicembre 2017. L'aumento è ancora più marcato nel caso della copertura per la prima dose di vaccino contro il morbillo, che arriva al 94,15%, con un +2,30%. In aumento anche le coperture nei confronti delle vaccinazioni non obbligatorie, come anti-pneumococcica (90,90% al 31 dicembre 2017 vs 91,98% al 30 giugno 2018) e anti-meningococcica C (82,64% vs 87,77%).

Cresce la copertura vaccinale ma restano differenze, anche profonde, tra le varie regioni.

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