Cronaca locale

Milano, marocchino trovato di nuovo a spacciare aggredisce militari

Dopo neanche due mesi dall’aggressione che lo aveva quasi ucciso, il giovane magrebino ha ripreso con il suo lavoro di pusher nel “bosco della droga” di Rogoredo. Riconosciuto da due militari, il 18enne si è riufiutato di esibire i documenti e li ha aggrediti

Milano, marocchino trovato di nuovo a spacciare aggredisce militari

È finito in manette nella giornata di ieri a Milano un cittadino straniero reo di avere aggredito i carabinieri, che lo stavano sottoponendo ad un regolare controllo, e di essere stato trovato in possesso di droga.

Il soggetto, un 18enne marocchino, era già un volto noto alle forze dell’ordine locali, proprio perché appartentente al giro di spacciatori di quello che oramai è stato ribattezzato come “bosco della droga” del quartiere di Rogoredo.

Lo scorso 8 gennaio lo stesso giovane fu aggredito nella sopra citata zona da un pusher suo rivale, che lo accoltellò alla gola. Trasportato in codice rosso al Policlinico di Milano, il nordafricano si salvò per puro miracolo. Nonostante la terribile esperienza, che avrebbe potuto costargli la vita, mercoledì mattina il 18enne è stato nuovamente visto aggirarsi per l’area verde divenuta da tempo meta di spacciatori e di tossicodipendenti.

Sono stati i carabinieri della stazione Porta Romana Vittoria, impegnati in un’operazione di controllo del territorio, a riconoscerlo da lontano ed a decidere di effettuare un controllo nei suoi confronti. Il ragazzo, che si trovava insieme ad altri tre soggetti, poi risultati sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, ha subito mostrato nervosismo alla vista dei militari.

Quando gli uomini dell’Arma lo hanno fermato per chiedergli di esibire i documenti, il 18enne si è infatti rivoltato contro di loro, prendendoli a calci e pugni nel tentativo di scappare. Si è dunque originata una breve colluttazione, conclusasi con l’immobilizzazione del nordafricano, che è stato perquisito. Il marocchino aveva con sé alcuni grammi di cocaina e 430 euro in contanti, sicuro provento dell’attività di spaccio.

Arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale, è stato condotto in caserma per le pratiche di identificazione. Ulteriori controlli effettuati in ufficio hanno riportato alla luce tutti i precedenti del 18enne che, fra l’altro, si trova clandestinamente nel nostro Paese.

Al momento il soggetto è rinchiuso dietro le sbarre, in attesa del giudizio direttissimo.

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