Cronaca locale

Sette chilometri a piedi a 8 anni "per la nonna"

Il piccolo si è allontanato all'uscita da scuola Ritrovato a San Siro, vicino a casa della parente

Sette chilometri a piedi a 8 anni "per la nonna"

Ancora non hanno capito come abbia fatto, come abbia potuto riuscirci: sette chilometri a piedi in due ore e mezza per un bimbo di 8 anni, peraltro minuto e mingherlino al punto da sembrare molto più piccolo della sua età, non sono proprio poca cosa. Eppure il piccolo tutta quella strada l'ha percorsa eccome - e senza avvalersi dei mezzi di trasporto - deciso com'era a raggiungere «la casa della nonna» come ha spiegato lui stesso con estrema tranquillità agli uomini delle forze dell'ordine che lo hanno ritrovato dopo due ore e mezza di ricerche affannose e al limite della crisi di nervi. Sì perché un bambino scomparso all'uscita da scuola alle 16 di un pomeriggio qualunque (martedì) proprio in quell'attimo fatale in cui lo abbandona l'attenzione della maestra per essere preso in carico da quella della mamma che lo aspetta fuori dalla scuola, è una folata di attimi che possono metterci niente a trasformarsi in una tragedia. E si sa, siamo tutti portati a pensare al peggio, soprattutto se di mezzo ci sono i nostri figli.

Il bambino sparito dalla scuola elementare di Pero «Dante Alighieri», in via Papa Giovanni XXIII 6 è stato ritrovato da una pattuglia della polizia a Milano, in zona San Siro, in piazzale Zavattari 4 poco dopo le 18.30, non lontano dalla fermata del metrò di «Lotto» (linea rossa). Un fatto questo che ha fatto pensare in un primo tempo che il piccolo avesse raggiunto quella zona salendo a bordo di un convoglio della metropolitana.

E invece, con il passare delle ore, si è scoperto che non era così. Al momento del suo ritrovamento era per strada: molto tranquillo e fermo davanti a uno stabile, il bimbo cercava di orientarsi per raggiungere l'abitazione della nonna. Così ha chiesto subito agli agenti che lo hanno notato e si sono fermati a parlare con lui se sapessero indicargli la meta della sua «escursione». Più tardi, parlando con quei genitori che devono aver trascorso le due ore e mezza più lunghe e tormentate della loro vita, è venuto fuori che la nonna abita davvero poco lontano dal luogo dove il piccolo è stato ritrovato, confermando quindi non solo le sue reali intenzioni, ma anche il fatto che fosse, è proprio il caso di dirlo, sulla buona strada.

Probabilmente il bambino è ignaro di tutti i volontari che si erano messi a cercarlo insieme alla polizia e ai carabinieri. Ispezionando autobus, stazioni del metrò, guardando con sospetto le auto sulle strade, ossessionati dal passare del tempo e dall'arrivo imminente del buio della sera. Terrorizzati che il piccolo potesse essere salito a bordo di una vettura, sollecitato da qualcuno mosso da intenzioni non buone, se non addirittura pessime.

Lui, vero e solo protagonista di questa insolita vicenda, forse sarà il solo a ricordarsela come un simpatico fuori programma.

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