Cronache

Lo sfregio degli ultras antirazzisti: "Non riconosciamo l'Italia nazione"

Il blitz dei tifosi dell'Afro Napoli United in occasione dell'Unità d'Italia. In passato in piazza contro la Lega

Lo sfregio degli ultras antirazzisti: "Non riconosciamo l'Italia nazione"

Loro sono la 'Brigata Spalletella', che su Facebook si definiscono come i "supporters dell'AfroNapoli United", la squadra che milita nel girone A di Eccellenza Campania nata "per la promozione dell'integrazione sociale attraverso lo sport". Al centro della loro battaglia, però, a quanto pare non c'è solo l'immigrazione. Stanotte i tifosi hanno realizzato un "blitz" sotto la statua di Garibaldi a Napoli per esporre un eloquente striscione in occasione della festa dell'Unità d'Italia: "Viva Napoli, viva il Meridione: non riconosciamo l'Italia nazione".

A pubblicare lo scatto dello striscione è stata la stessa pagina facebook della Brigata Spalletella. "Ancora oggi paghiamo lo scotto della violenza barbara e devastante di questa Italia unita - scrivono i supporters dell'Afro Napoli - Totalmente a trazione settentrionale, saccheggiando e distruggendo la nostra terra, questa 'unità' è stata madre di deportazioni e genocidi, terre usurpate e violenza verso il dissenso. Oggi nessuna data importante da celebrare, solo 158 anni per non dimenticare un nord padrone e un sud schiavo".

Non è la prima volta che sulla pagina Fb parlano dell'Unità d'Italia. Il 13 febbraio, in occasione della sconfitta del Regno delle Due Sicilie ad opera dei "piemontesi", gli ultras scrivevano che con l'arrivo dell'Unità d'Italia "le casse del Mezzogiorno" venivano "svuotate e le nostre terre depredate". In quei giorni, sostiene la brigata, iniziavano "rastrellamenti e deportazioni, mentre chi resiste a difesa della propria terra come i briganti" venivano "trucidati e mostrati come trofei".

Ma scorrendo online la cronistoria delle iniziative della Brigata non mancano, e ti pareva, manifestazioni contro il Carroccio. Il 10 febbraio i supporters dell'Afro Napoli United erano in piazza per "dare un calcio alla Lega e al razzismo". "Simbolicamente abbiamo 'calciato' una serie di Super Santos, simbolo di strada e di meridionalismo, con su scritto dei messaggi indirizzati al presidio leghista nel centro di Napoli - scrivevano - Questi messaggi rivendicavano la nostra totale ostilità alle politiche razziste della lega.

Come tifoserie antirazziste crediamo che il nostro messaggio e i nostri ideali non debbano essere relegati solo al campo da gioco ma che debbano essere espressi con forza e con ogni mezzo necessario ogni giorno a tutte le ore del giorno, in strada come sugli spalti".

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