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La coppia Milik-Mertens toglie Ancelotti dai guai

I guizzi dei due attaccanti rimediano alle carenze difensive del Napoli nel primo tempo

La coppia Milik-Mertens toglie Ancelotti dai guai

Napoli La coppia M&M, che tanto inedita comincia a non essere più, toglie Ancelotti dai guai: il Napoli torna a vincere, abolisce la pareggite e blinda ulteriormente la piazza d'onore. Merito di un rabbioso secondo tempo, molto più apprezzabile del primo, e dei guizzi di Milik e Mertens, la nuova coppia d'attacco rimasta orfana di capitan Insigne, che ha rimediato alle carenze difensive della parte iniziale.

Quattro reti nel primo tempo, frutto di giocate sciagurate e difese distratte, non proprio il massimo dello spettacolo. Buono l'inizio dei napoletani, circa venti minuti su ritmi discreti e veloci verticalizzazioni, un inizio di gara premiato dall'uno-due di Younes (debutto da titolare e primo gol) e Callejon, su assist proprio del tedesco. Poi lo scenario si è capovolto, più per il crollo fisico degli azzurri che per il loro appagamento mentale. Difesa e centrocampo che avevano già scricchiolato sono caduti sotto i colpi della mediana friulana, abile nell'approfittare delle praterie messe a disposizione dall'inedita coppia Allan-Zielinski. Fortunato il tocco di Lasagna nel ridurre le distanze (lo era stato anche quello di Callejon), pura invenzione il destro di Fofana, entrambi i gol nati da ripartenze, peccato mortale subirlo per una squadra avanti di due reti e ingiustificatamente sbilanciata in avanti alla ricerca del tris. Per giunta con il suo leader di centrocampo sulle gambe: Allan irriconoscibile, e non è una novità, da settimane sembra scoppiato, Fofana ieri se l'è portato a passeggio per il campo. Male assistito da Zielinski, in flessione dopo le recenti, brillanti prestazioni.

La cattiva sorte ci ha messo lo zampino nella persona di Ospina, che va giù lento sui due gol subìti: colpa dell'infortunio nei minuti iniziali ma colpa anche della panchina, che l'ha tenuto in campo con una fasciatura per la ginocchiata beccata alla testa. A fine primo tempo è quasi svenuto in campo, costretto poi al ricovero in ospedale per i controlli di rito. Per lui trauma cranico e alcuni punti alla testa: la tac total body ha dato esito negativo, ma rimane lo stato precauzionale di 48 ore.

Due reti nella ripresa, entrambe azzurre, più rabbia da parte del Napoli però a tratti troppo impreciso. Boccata di ossigeno puro la capocciata di Milik, imparabile per Musso, penalizzato dall'incertezza di Mandragora, difensore improvvisato che si è sacrificato per la causa. E poi Mertens è tornare a fare «Ciro», gara generosa e di responsabilità perché adesso per un bel po' gli toccherà giocare al posto di Insigne. Nel sinistro potente e preciso che ha rispedito l'Udinese all'angolo ha scaricato tutta la delusione e la frustrazione accumulata in 79 giorni di digiuno.

Tranquillità e tre punti al sicuro.

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