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A Parigi rimosso il prefetto e vietati gli Champs Elysées

Pugno duro di Macron: unità anti-casseur e via il capo della polizia che l'aveva messo nei guai sul caso Benalla

A Parigi rimosso il prefetto e vietati gli Champs Elysées

Pugno duro e conta dei danni. Mentre le compagnie assicuratrici francesi riferiscono di devastazioni pari a 170 milioni di euro stimate nei 17 sabati di rabbia dei gilet gialli (escluso l'ultimo, uno dei peggiori), Emmanuel Macron sfodera la linea della tolleranza zero: «L'unica risposta possibile è una risposta di sicurezza». Lo afferma a 48 ore dal XVII atto dei gilets jaunes, diventato l'ennesima e più brutale occasione per nuove distruzioni firmate dai black bloc, che sabato 16 marzo l'hanno fatta da padroni. «Violenza e rabbia terrificanti» le ha definite il portavoce della cancelliera tedesca Angela Merkel. Così, dopo la riunione di fine mattinata all'Eliseo con il ministro dell'Interno Castaner e della Giustizia Belloubet, il capo di Stato francese affida al leader di governo Edouard Philippe l'annuncio sulle nuove misure, la «risposta forte del governo ad atti criminali», sottolinea il premier. Ed ecco le novità. Gli Champs Elysées non potranno più essere il palcoscenico di manifestazioni, se l'esecutivo verrà a conoscenza della partecipazione di gruppi ultrà. Vietate le proteste nel «viale più bello del mondo» a Parigi, ma anche negli altri luoghi più toccati dal malcontento dei gilets jaunes, Place Pey-Berland a Bordeaux e Place du Capitole, a Tolosa. Il premier ha anche dato mandato alla ministra della Giustizia di aumentare notevolmente le multe (finora di 38 euro) su chi decide di partecipare a manifestazioni non autorizzate. E non solo chi parteciperà alle devastazioni, ma anche chi le «incoraggerà o glorificherà sui social network sarà considerato complice». Le forze dell'ordine verranno riorganizzate e si trasformeranno da Dap (distaccamenti di azione rapida) in unità anti-casseur fornite di nuovi strumenti, droni compresi.

Ma è sulla sostituzione del capo della polizia della capitale che è già polemica, ora che Didier Lallement prenderà il posto di Michel Delpuech, criticato per la gestione dell'ordine pubblico. Il premier Philippe ha sottolineato come «la strategia non sia stata correttamente eseguita» e che «consegne sbagliate siano state passate per ridurre l'uso degli Lbd», i flash ball (proiettili di gomma) fortemente criticati per la loro imprecisione e il ferimento di molti manifestanti. Ma c'è chi sospetta che la cacciata del «préfet», 66 anni, sia l'occasione per Macron di liberarsi di un personaggio scomodo, nominato poco prima del suo arrivo all'Eliseo. La pensa così il Repubblicano Julien Bony, convinto che il presidente ne approfitti per far pagare a Delpuech la deposizione in commissione d'inchiesta sull'affaire Benalla, durante la quale l'ex prefetto ha parlato di «derive inaccettabili» e affermato che la questione del responsabile della sicurezza all'Eliseo fosse trattata «dall'autorità gerarchica da cui dipendeva», cioè dal capo dello Stato.

Macron doveva offrire su un piatto d'argento la testa di un responsabile. E con Delpuech ci è riuscito. Lo ha fatto in una giornata segnata dall'esasperazione dei commercianti, ricevuti dal ministro dell'Economia Bruno Le Maire che ha promesso maggiori aiuti. Una giornata segnata da nuove critiche all'esecutivo, accusato di «aver sottovalutato la violenza» (Laurent Wauquiez, Repubblicani), e alla polizia, dopo che un agente è finito sotto inchiesta interna: un video lo immortala mentre partecipa ai saccheggi infilando nel suo zaino una t-shirt del Paris Sant-Germain. Secondo la Camera di Commercio dell'Ile de France, 91 negozi sono stati colpiti sabato, l'80% in modo pesante. Diecimila denunce sono state recensite dalla Federazione assicurazioni (Ffa), secondo cui dal 30% al 40% degli esercizi danneggiati non ha sottoscritto una garanzia di copertura per i mancati guadagni.

Nessuno li ripagherà.

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