Aereo caduto in Etiopia

Aereo Etiopia: "Il comandante non era addestrato per il 737 Max"

Alcuni piloti - rimasti anonimi - della compagnia Ethiopian Airlines hanno svelato che il comandante dell'aereo precipitato pochi minuti dopo il decollo "non aveva ancora svolto le prove con il simulatore". Ma la compagnia smentisce

Aereo Etiopia: "Il comandante non era addestrato per il 737 Max"

Yared Ghetachew, il comandante dell'aereo dell'Ethiopian Airlines precipitato lo scorso 10 marzo vicino ad Addis Abeba provocando la morte delle 157 persone a bordo, compresi otto italiani, "non aveva ancora svolto le prove con il simulatore" del Boeing 737 Max che la compagnia aveva acquistato a gennaio. In pratica, non era addestrato per pilotare quell'aereo. È la clamorosa rivelazione fatta da alcuni piloti - rimasti anonimi - della compagnia aerea africana all'agenzia Reuters e al quotidiano statunitense New York Times, e riportata dal Corriere della Sera. Secondo i testimoni, di cui non si conosce l'identità, il pilota avrebbe seguito solo un corso di 50 minuti sull'iPad, mentre non si sa nulla sul tipo di formazione seguito dal primo ufficiale.

Un collega di Getachew ha raccontato che l'uomo avrebbe dovuto seguire un corso di aggiornamento alla fine di marzo per adeguarsi al nuovo simulatore del Boeing 737 Max, lo stesso modello di aereo caduto in Indonesia lo scorso 29 ottobre al largo di Giacarta. Incidente dopo il quale l'azienda statunitense non avrebbe "inviato le istruzioni sul nuovo sistema automatico anti-stallo" - il cosiddetto Mcas - che potrebbe avere provocato le due sciagure. Secca smentita dell'Ethiopian Airlines: "I nostri piloti hanno completato l’addestramento raccomandato dagli standard internazionali e i piloti sono stati informati sulla direttiva sull’aeronavigabilità rilasciata dalla Faa (l’Agenzia federale del dipartimento Usa dei Trasporti, ndr) dopo l’incidente di Lion Air. Il contenuto della direttiva è stato incorporato in tutti i manuali di addestramento dei piloti, procedure operative e manuali di lavoro".

Intanto, come spiega il Corriere, la Boeing è corsa ai ripari annunciando l'imminente installazione di un altro sistema di allarme nelle cabine di pilotaggio dei suoi 737 Max. L'azienda americana inserirà una spia luminosa nei nuovi esemplari che saranno assemblati prossimamente, e provvederà a installarla in quelli già esistenti. La funzione della spia luminosa sarà di avvertire l'equipaggio se i sensori "che indicano l’angolo del naso dell’aereo" si muovono in direzione diverse, sintomo di un possibile malfunzionamento del sistema di volo. Nel frattempo l'Easa (Agenzia europea per la sicurezza aerea) ha fatto sapere che prima di autorizzare i 737 Max a volare nei cieli europei studierà nel dettaglio le sue caratteristiche.

Una chiara sfida alla Faa, che a differenza di molti Paesi nel mondo non ha ritirato la sua certificazione sulla sicurezza del modello più recente della Boeing.

Commenti