Cronaca locale

"Pentita di aver denunciato": il duro sfogo della vittima dello stupro nella Circumvesuviana

È stato scarcerato anche un secondo indagato per lo stupro di una ragazza avvenuto nell’ascensore della Circumvesuviana. La vittima della violenza ha affermato di essere “pentita di aver denunciato”

"Pentita di aver denunciato": il duro sfogo della vittima dello stupro nella Circumvesuviana

"Mi sono pentita di aver denunciato". È quanto ha dichiarato, con profonda amarezza, la ragazza di 24 anni vittima dello stupro avvenuto nell’ascensore della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano appena appresa la notizia della scarcerazione di Antonio Cozzolino, uno dei tre presunti autori dell’aggressione, disposta dal Tribunale del Riesame di Napoli.

"Sono delusa e amareggiata, soprattutto perché non riesco a comprendere come sia possibile prendere una decisione del genere, che mi fa solo pensare che non sono stata creduta nel mio racconto" ha continuato la giovane. "Non mi spiego questa decisione. Eppure ho raccontato per ore prima alla polizia e poi al pm quello che è successo. Se avessi saputo che andava a finire così non avrei denunciato".

Cozzolino è la seconda persona indagata per il grave atto di violenza avvenuto nell'ascensore della Circumvesuviana ad essere liberata. Nei giorni scorsi, infatti, un'altra sezione del Riesame aveva già scarcerato il 18enne Alessandro Sbrescia, il più giovane del gruppetto.

Di certo, la decisione dei giudici farà molto discutere anche perchè avviene in un momento decisamente particolare. Solo poche ore fa, infatti, è stato diffuso il referto medico che ha confermato gli abusi sulla donna. La relazione clinica ha evidenziato "l'assenza di consensualità" nell’atto sessuale.

Secondo un’ipotesi avanzata dagli inquirenti, la ragazza avrebbe subito le violenze mentre si trovava in una sorta di alterazione psichica dovuta al cosiddetto “effetto freezing", un fenomeno naturale innescato dal cervello in situazioni di pericolo che rende incapace la vittima di reagire.

In merito alla vicenda è intervenuto anche il ministro del Lavoro Luigi Di Maio che, senza fare giuri di parole, ha definito "una vergogna" la scarcerazione dei due giovani.

"Non possiamo nemmeno immaginare come si sia sentita e come si senta ancora oggi la ragazza dopo quel terribile episodio. L'impatto psicologico deve essere stato devastante e chi dovrebbe pagare viene rimesso in libertà? Io una cosa del genere non posso accettarla. Non la accetto da essere umano. Ho sentito nei giorni scorso la mamma della giovane ed è ovviamente distrutta anche lei. Come si può? È evidente che c'è qualcosa che non va in questo Paese. Chi compie uno stupro, per quanto mi riguarda, deve passare il resto dei suoi giorni in carcere.

Ognuno ha diritto di difendersi, lo prevede il nostro ordinamento giuridico, ma chi è accusato di violenza sessuale contro una donna deve poterlo fare dal carcere" .

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