Salute

La dieta molecolare: che cos’è e come si applica

La dieta molecolare è stata ideata dal nutrizionista Pier Luigi Rossi. Si basa sul concetto di "alimentazione consapevole" e sul non conteggio delle calorie. Presta attenzione agli alimenti che apportiamo al nostro organismo che devono accelerare il metabolismo e non farci ingrassare

La dieta molecolare: che cos’è e come si applica

È da anni che si parla di “dieta molecolare” e se ne continua a parlare ancora oggi.

A lanciare la dieta molecolare è stato il nutrizionista di Arezzo, Pier Luigi Rossi che ha elaborato il concetto di “alimentazione consapevole”. La dieta molecolare si basa sul “non conteggio delle calorie” ma sull’attenzione nei confronti degli alimenti che consumiamo e il benessere dell’intestino.

Secondo il nutrizionista Rossi, infatti, al centro della nostra dieta vi deve essere la corretta conoscenza di come funziona il nostro corpo. Solo così si può perdere peso efficacemente e raggiungere la cosiddetta “salute metabolica”. Il termine “dieta molecolare” sottolinea l’importanza dei nutrienti contenuti nei cibi rispetto all’energia che forniscono.

A volte il metabolismo va in tilt perché nel nostro menù quotidiano di pasti eccediamo con l’apporto dei carboidrati con pane bianco, pasta e riso e con i grassi insaturi contenuti in uova, carne rossa e formaggi. Questi elementi ci fanno ingrassare notevolmente e infiammano l’organismo.

Il metodo molecolare si basa su semplici e pratici principi:

- Limitare i carboidrati: se mangiamo pasta o riso, non consumiamo pane o viceversa. Occorre sostituire la pasta o il pane con cereali integrali come orzo, mais, grano saraceno. Anche i legumi rappresentano dei preziosi alleati perché fonte di fibre;

- Mangiare cinque volte al giorno: bisogna mangiare cinque volte al giorno prevedendo una colazione, uno spuntino a metà mattinata, pranzo, una merenda pomeridiana e cena. Lo scopo dei cinque pasti è quello di contrastare i bruschi rialzi glicemica che provocano l’aumento della produzione di insulina. Quest’ultima è la responsabile dell’accumulo di grasso adiposo e sulla continua percezione della fame;

- Mai abbinare ai carboidrati le proteine: una fettina di carne rossa non deve mai essere preceduta da un piatto di pasta o essere accompagnata dal pane. Bisogna separare l’apporto di proteine con quello dei carboidrati; - Evitare cene abbondanti: il maggior apporto di energia deve provenire dalla colazione, dallo spuntino di metà mattinata e dal pranzo. La merenda pomeridiana e la cena, invece, devono essere leggere e non abbondanti;

- Sì a frutta e verdura: privilegiare il consumo di frutta e verdura di stagione. Esse consentono di apportare all’organismo preziose vitamine e sali minerali. Questi elementi contribuiscono ad accelerare il metabolismo.

I flavonoidi contenuti in frutta e ortaggi, inoltre, agiscono nel Dna proteggendo le nostre cellule.

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