Cronaca locale

Il Salone del mobile debutterà alla Scala nel segno di Rossini

Lunedì il direttore Chailly salirà sul podio per il concerto dedicato alla "Design week"

Il Salone del mobile debutterà alla Scala nel segno di Rossini

Lunedì sera, il Salone del Mobile debutta al Teatro alla Scala. Per la prima volta nella sua storia, la manifestazione di punta del design apre i lavori con un concerto al Piermarini condotto da Riccardo Chailly. Il programma sposa il vitalismo italiano di Gioachino Rossini (ouverture da «Semiramide» e «Guglielmo Tell») con la potenza dei «Quadri di un'esposizione» di Musorgskij nell'orchestrazione di Ravel.

Così i due marchi simbolo dell'arte «made in Milano» hanno stretto un accordo di collaborazione che si spinge fino al 2021, anno delle celebrazioni dei 60 anni del Salone. Del resto, proprio «Manon Lescaut», l'opera di Puccini in scena in questi giorni, ricorda l'abilità della Scala nel declinare il design in tutte le sue accezioni. L'allestimento di «Manon» - dalla falegnameria al reparto costumi, ai tecnici di palcoscenico - sta dimostrando cosa sia il saper fare dei laboratori Ansaldo. Resta negli occhi la scena madre della stazione ferroviaria un po' Liberty e un po' Art Deco. Al concerto - cui seguirà la cena di gala per pochi eletti - sarà preceduta dal concerto dove sono attesi i designer e i imprenditori top del settore, da Philippe Starck a Carlo Ratti, Stefano Boeri, Piero Lissoni, quindi Marco Balich che firma l'esperienza immersiva AQUA nel cinquecentenario di Leonardo da Vinci. Nel palco reale, il sindaco Giuseppe Sala e il presidente del Salone, oltre che di Kartell, Claudio Luti.

Musica anche per la mostra-evento Human Spaces, organizzata dalla rivista Interni all'Università Statale con diramazioni in Brera e Piazza Sempione. Progettisti di fama internazionale, start up e marchi conclamati hanno messo in campo allestimenti centrati sull'essere umano, ambiente e sostenibilità. In Statale, dal loggiato si ergeranno abeti rossi di circa 12 metri, quelli abbattuti a novembre dall'ondata di maltempo che ha colpito la val di Fiemme minando un equilibrio secolare. È la «Foresta dei Violini» di Piuarch: memoria della foresta di Panaveggio dove Stradivari in persona sceglieva il legno per i manufatti. Proprio qui, a un soffio da quel Help scritto a caratteri cubitali sul prato del cortile e dalla reinterpretazione dello scafo da parte di Piero Lissoni (designer della Sanlorenzo), si esibiranno gli allievi del Conservatorio. Accadrà ogni dì, da martedì 9 al 13 aprile, alle ore 19, mentre il concerto di chiusura, il 14, sarà a mezzogiorno. Nel Cortile dei Bagni, il 13 aprile suonerà il Trio Cremona. Cremona: la capitale della liuteria che ha siglato un accordo per trasformare gli alberi abbattuti in violini, li costruiranno gli studenti e maestri della Scuola di Liuteria finendo nella Collezione Tempesta. Nell'Aula Magna, il 14 - ore 19 - Matteo Fedeli suonerà un violino Pietro Guarneri del 1709.

Più pop, il concerto che Ludovico Einaudi terrà il 9 aprile (ore 21) in piazza Sempione, davanti all'Arco della Pace, in una serata dell'Audi City Lab.

Mentre nell'Orto Botanico di Brera, fra le installazioni progettate dallo Studio Carlo Ratti Associati con Eni, il 12, 13 e 14 aprile dalle ore 19 si esibisce la Gaudats Junk Band.

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