Salute

Depressione, in arrivo uno spray nasale alla ketamina

Il farmaco potrà essere somministrato solo sotto la supervisione di un operatore sanitario in uno studio medico o in una clinica certificata

Depressione, in arrivo uno spray nasale alla ketamina

È il disturbo mentale più diffuso tra gli italiani. La depressione colpisce 2,8 milioni di persone ed è in aumento soprattutto fra gli anziani. Questa patologia è caratterizzata da un quadro clinico dominato da importanti variazioni del tono dell'umore. I disturbi depressivi vengono divisi in due grandi gruppi:

- Depressione unipolare;

- Bipolarismo.

La malattia può insorgere a qualsiasi età, anche se in media il primo episodio si verifica intorno ai 25 anni. Alcuni soggetti presentano manifestazioni di depressione maggiore isolate e seguite da un certo periodo, anche lungo, di benessere. Per altri, invece, le ricadute diventano amplificate sia nella frequenza, sia nell'intensità con l'aumentare dell'età. I sintomi sono numerosi e si suddividono in:

- Cognitivi: ridotta capacità di concentrazione, tendenza ai sensi di colpa e alla ruminazione;

- Affettivi: marcata tristezza, ritiro sociale e perdita di interesse nei confronti di attività ritenute da sempre appaganti;

- Volitivi: continua sensazione di spossatezza e difficoltà nel compiere i gesti più semplici della quotidianità;

- Comportamentali: appetito e sonno aumentati o diminuiti, rallentamento o agitazione motoria;

- Fisici: cefalea, dolori muscolari, alle ossa, addominali, alle articolazioni, tachicardia e sensazione di avere la testa confusa.

Una nuova speranza per gli ammalati arriva dagli USA. La Food and Drug Administration ha infatti approvato uno spray nasale a base di ketamina. Lo Spravato, questo il nome commerciale, verrà utilizzato in combinazione con un antidepressivo orale in tutti quei soggetti refrattari a qualsiasi terapia. Poiché è elevato il rischio di esiti avversi derivati da sedazione e dissociazione legati all'uso dello spray nonché un suo abuso, esso sarà disponibile solo attraverso un sistema di distribuzione limitato. La somministrazione potrà avvenire solo sotto la supervisione di un operatore sanitario in uno studio medico o in una clinica certificata. Il paziente dovrà poi essere monitorato per almeno due ore e non potrà portare il farmaco a casa.

Numerosi sono, infatti, gli effetti collaterali: aumento della pressione sanguigna, ansia, letargia, vertigini, nausea, vomito e sensazione di ubriachezza.

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