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Berlusconi: "Servono anni per rimediare agli errori di questo governo"

Berlusconi punta il dito contro il Def: "Non fa crescere il Paese". Poi lancia l'allarme: "Aumento Iva non è scongiurato"

Berlusconi: "Servono anni per rimediare agli errori di questo governo"

Silvio Berlusconi boccia su tutta la linea il Def che il governo si appresta a presentare. "Il Def così come è stato annunciato non scongiura l'aumento dell'Iva e non inverte certo la rotta: ci vorranno anni per riparare a tutti questi errori", ha affermato il Cavaliere su Facebook. Il leader di Forza Italia ha poi analizzato i dati del Fondo Monetario Internazionale che di fatto ha tagliato le stime di crescita per l'Italia. L'ex premier su questo punto è stato molto chiaro: "Il Fondo monetario internazionale conferma ciò che gli italiani hanno compreso già da molti mesi: l'economia italiana ha prima rallentato, poi si è fermata. Non c'è crescita, dunque non c'è lavoro. È l'ennesima dimostrazione che questo governo a trazione Cinquestelle ha sbagliato completamente la sua politica economica. Le misure approvate hanno aumentato il debito pubblico senza creare sviluppo, il Def così come è stato annunciato non scongiura l'aumento dell'Iva e non inverte certo la rotta: ci vorranno anni per riparare a tutti questi errori".

Insomma il leader di Forza Italia accende i riflettori sulla ricetta economica proposta dal governo che di fatto lascia la crescita ferma al palo. E su questo fronte vanno sottolineate anche le stime che emergono, come riporta l'Adnkronos, dalle tabelle allegate al Def. I due provvedimenti principali della legge di Bilancio, quota 100 e reddito di cittadinanza non mettono in moto la crescita. L'anticipo pensionistico sostenuto dal Carroccio incide sul Pil di quest'anno per lo 0,0%; il prossimo anno e nel 2021 solo dello 0,1% per poi tornare a impatto 0 nel 2022. Sul fronte dei consumi l'impatto si gioca sempre sui decimali: 0,1% quest'anno, 0,2% nel 2020-2021; e nessun effetto nel 2022. Quanto al reddito di cittadinanza, l'incidenza sul pil sarà dello 0,2% nel 2019 e 2020; dello 0,1% nel 2021 e dello 0% nel 2022. Sul versante dei consumi, invece si stima un effetto positivo dello 0,5% quest'anno, poi 0,2% nel 2020, e 0,1% nel 2021 e 2022.

Dati che sottolinenano quanto sia debole il piano economico voluto dal governo per far ripartire il Paese.

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