Cronache

8 per mille: la Cei invita ancora all'accoglienza dei migranti

Il nuovo spot per l'otto per mille è centrato sull'accoglienza dei migranti e su quanto fatto dalla Chiesa per coloro che arrivano sulle nostre coste

8 per mille: la Cei  invita ancora all'accoglienza dei migranti

Sappiamo come la Conferenza episcopale italiana, in questi anni, abbia promosso l'accoglienza dei migranti. Adesso, però, anche lo spot per l'otto per mille finisce per interessare questa tematica. I vescovi italiani non hanno dubbi: la priorità, tanto da un punto di vista valoriale quanto da uno politico-economico, è spalancare le porte.

Le elezioni europee sono il prossimo punto all'ordine del giorno e i presuli della Cei, come quelli delle altre nazioni del Vecchio continente, intendono evitare di trovarsi in una posizione ancora più minoritaria. Gli ultimi, in ordine di tempo, ad aver ribadito qual è la loro posizione sono stati i francesi. Anche gli alti ecclesiastici del Belpaese non si rassegnano, insomma, alla possibile avanzata sovranista e alla conseguente restrizione della gestione dei fenomeni migratori. Il caso del governo italiano, rispetto a quanto è stato messo in campo dal ministro Matteo Salvini e dalla Lega, deve rimanere isolato: questo è il mantra percepito negli ambienti vescovili.

A raccontare i contenuti della pubblicità in questione è stato il quotidiano La Verità. Il filone narrativo è uno solo: la Chiesa cattolica, in maniera diversa da chi si oppone a questo genere di iniziative, è impegnata nella tutela e nella difesa di coloro che giungono sulle nostre coste. Le immagini raccontano di come possa essere ben organizzato un "asilo multietnico" e di come sia possibile, poi, procedere alla creazione di un modello di società multiculturale, multietnico e aperto alle esigenze degli ultimi. Il ruolo che i consacrati svolgono, ogni giorno, nelle periferie d'Italia - fanno notare sul quotidiano diretto da Belpietro - sembra essere svanito o relegato a un ruolo di secondo piano. Priorità viene data al resoconto sull'accoglienza. Quello che, in fin dei conti, ci viene presentato per mezzo di questa pubblicità.

Non potrebbe essere altrimenti: è stato lo stesso papa Francesco, più volte in questi sei anni e mezzo, a denunciare i rischi e gli effetti distorsivi di una mentalità chiusa e populista. C'è pure un riferimento al Messico, che è un terreno di scontro, per così dire, tra la visione del Santo Padre e quella di Donald Trump. Nei mesi scorsi è stata più volte caldeggiata la formazione di un cosiddetto "partito dei vescovi". Poi non se n'è fatto niente, ma tra i punti programmatici è rimasta la promozione dell'accoglienza dei migranti. Poteva essere uno spot elettorale.

È quello dell'otto per mille, ma in termini di messaggio politico poco cambia.

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