Incendio a Notre Dame

"I portali furono costruiti da Biscornet con l'aiuto determinante del diavolo"

La studiosa e scrittrice Barbara Frale: "I sotterranei sono ancora tutti da scoprire"

"I portali furono costruiti da Biscornet con l'aiuto determinante del diavolo"

Barbara Frale è una storica medievista nota per i suoi studi sui templari e la Sindone. Ha scritto anche romanzi di cui uno intitolato I sotterranei di Notre-Dame (Newton Compton). Le abbiamo chiesto di raccontarci la storia della Cattedrale e i suoi misteri.

Cos'è per i francesi Notre-Dame?

«La chiesa concentra tutta la storia della Francia, ha un valore simbolico altissimo. È dedicata a Maria che da sempre era considerata la protettrice dei re di Francia».

Un simbolo pieno di altri simboli, alcuni anche esoterici...

«È difficile trovare qualcosa che dentro Notre-Dame non sia un simbolo. A partire dalle reliquie, la più importante è la spina della corona di spine di Gesù portata in Francia da Luigi IX detto il santo. Poi nell'architettura stessa a partire dal Rosone, che richiama continuamente i numeri magici 3 e 12, ci sono infiniti messaggi nascosti. Questo è normale per una costruzione gotica. Nel gotico ci sono sempre più livelli di narrazione. Uno comprensibile a tutti un altro più esoterico. Una cattedrale gotica va letta come si leggerebbe la Divina Commedia».

E i gargoyle e le chimere?

«Sono tra le statue più conosciute della cattedrale ma sono un'aggiunta ottocentesca. Quando l'architetto Eugène Emmanuel Viollet-le-Duc fu incaricato del restauro ne ha aggiunti in gran numero ma sono una sua reintrepretazione del gotico. Le cattedrali gotiche non sono oggetti statici, morti, crescono nel tempo».

Anche la guglia crollata era ottocentesca?

«Sì Notre-Dame ha subito danni gravissimi durante la rivoluzione francese, molto più gravi di quelli che ha subito nell'incendio di lunedì. Fu spogliata, gli arredi sacri in oro furono fusi e la guglia demolita. La Flèche (la guglia Ndr) è stata ricostruita nell'ottocento. Per rendere l'idea Napoleone fece ricoprire le pareti della Cattedrale con le bandiere nemiche prese ad Austerlitz anche per coprire i danni che la deturpavano».

E la leggenda delle porte?

«Quella è davvero molto gotica. Racconta che per costruire le parti metalliche dei portali originali il fabbro Biscornet, temendo di non riuscire nell'opera, si rivolse al diavolo. Il risultato fu un'opera meravigliosa e l'artigiano alla fine riuscì pure a salvare la sua anima dal maligno... Leggende così sono tipiche delle cattedrali e rimandano alla leggenda sulla creazione magica del tempio di Salomone. Nella cultura gotica magia non è per forza qualcosa di sbagliato o contrario alla religione».

E i sotterranei di cui parla nel suo libro?

«Quelli sono ancora da indagare. Già Victor Hugo che li aveva attraversati diceva di avervi visto delle strane scritte in greco. C'è la parola Ananké, necessità, chissà chi l'ha scolpita e perché...

».

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