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"Così i romani vedono la m...a". Le pressioni della Raggi sul manager dell'Ama

L'Espresso pubblica le intercettazioni tra il sindaco e l'ex ad di Ama: "I romani vedono la merda". Poi Il manager venne licenziato

"Così i romani vedono la m...a". Le pressioni della Raggi sul manager dell'Ama

Il caso rifiuti a Roma rischia di deflagrare. Secondo un'inchiesta dell'Espresso, l'ex presidente e ad dell’Ama Lorenzo Bagnacani accusa Virginia Raggi. Di cosa? Di aver fatto "pressioni" indebite su di lui e sull’intero cda dell’azienda, "finalizzate a determinare la chiusura del bilancio dell’Ama in passivo, mediante lo storno dei crediti per i servizi cimiteriali" (guarda il video). E per questo avrebbe fatto un esposto alla magistratura.

"Modificare il bilancio come chiede il socio, c'è un'altra opzione. Non devi valutare, se il socio ti chiede di fare una modifica lo devi fare. Però se tu lo devi cambiare comunque, lo devi cambiare punto, anche se loro dicono "perché la Luna è piatta". La giurisprudenza va in questo senso". A parlare è la sindaca di Roma Virginia Raggi, in un audio di una conversazione avuta il 30 ottobre scorso con Lorenzo Bagnacani, ex ad di Ama, riportato in esclusiva dal sito de l'Espresso. L'audio sarebbe allegato all'esposto presentato da Bagnacani in Procura sulla mancata chiusura del bilancio 2017 della partecipata dei rifiuti del Campidoglio.

Il manager non ci sta: "Virginia, non possiamo fare quello che non è possibile fare". E ancora. Il sindaco in un'altra conversazione rincara la dose: "I romani oggi si affacciano e vedono la merda. In alcune zone purtroppo è così. Quando ai romani gli dico sì la città è sporca però vi aumento la Tari, ma io scateno, cioè mettono la città a ferro e fuoco altro che gilet gialli".

"Tu mi devi dare una mano Lorenzo, così non mi stai aiutando io ho la città che è praticamente fuori controllo i sindacati che fanno quel cazzo che vogliono io non riesco ad arrivare", dice ancora la Raggi in un'altra telefonata.

"Abbiamo appreso con sconcerto le ultime cronache relative all'amministrazione comunale di Roma e alla gestione di Ama. Notizie inquietanti che non possono lasciarci indifferenti: se quanto riportato dalle intercettazioni corrispondesse a verità, si tratterebbe di un fatto di gravità inaudita. Per rispetto delle regole interne del Movimento cui appartiene, sarebbe opportuno per il sindaco Raggi farsi da parte e presentare subito le dimissioni", hanno dichiarato Massimiliano Romeo, capogruppo Lega al Senato, e Riccardo Molinari, capogruppo Lega alla Camera.

"È una goffa ripicca la richiesta leghista di dimissioni del sindaco Raggi. Goffa perché parte in un momento in cui peraltro non c'è nessuna notizia di indagine in corso, come scrive anche l'Espresso, mentre sull'indagine nei confronti di Siri sembra esserci la mafia di mezzo. Non scherziamo", dicono fonti M5S.

In serata è intervenuta anche la diretta interessata. "Non consento di dire a nessuno che io volevo approvare il bilancio in rosso. Io e la mia Giunta dobbiamo approvare il bilancio di una società che sia veritiero e corretto. Quell'audio che reca la data 30 ottobre arriva dopo mesi di balletto tra Ama e Comune di Roma", ha dichiarato la Raggi nel corso della trasmissione Piazza Pulita. E ancora: "Io non ho fatto alcuna pressione. Il bilancio così non era approvabile perché non era veritiero né corretto. Io, né la mia Giunta, non posso approvare un bilancio non veritiero né corretto.

Sono stata io a subire pressioni perché approvassi quel bilancio".

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