Cronache

I sindaci rossi forzano la mano. E 'applicano' da soli il Global compact

A Bologna e Lampedusa il "Global Compact in Comune": i due sindaci aderiscono ai principi del patto Onu per la migrazione

I sindaci rossi forzano la mano. E 'applicano' da soli il Global compact

Alcuni Paesi europei e non solo lo hanno firmati. Molti altri no. Tra loro c'è anche l'Italia, che dopo una lunga polemica politica ha deciso di non firmare il patto Onu sulle migrazioni. Adesso, però, nonostante il governo abbia deciso di disertare l'incontro delle Nazioni Unite di Marrakech, c'è chi nel Belpaese intende lo stesso "adottare" i principi del Global Compact.

Si tratta dei sindaci di Bologna e Lampedusa. Il primo, in quota Pd. Il secondo, anche lui di sinistra. I due primi cittadini ne hanno dato il (lieto?) annuncio oggi: "Bologna e Lampedusa aderiscono ai principi del 'Global Compact per la migrazione regolare, ordinata e sicurà: le nostre giunte hanno approvato un atto di indirizzo che ci impegna a promuovere iniziative e misure in grado di favorire il rispetto dei diritti fondamentali delle persone, in un contesto capace di supportare i principi di accoglienza ed integrazione".

Merola e Martello avevano già parlato di questa intenzione. Lo avevano fatto lo scorso 22 marzo a margine di un convegno dedicato proprio al Global Compact. Ma ora dalle parole sono passate ai fatti e sfidano così le politiche migratorie del governo e, in particolare, del ministro Salvini. È stata proprio la Lega, sollecitata dall'esterno anche da FdI e gli altri partiti del centrodestra, a spingere i colleghi grillini a ritirare l'Italia dalla firma del patto. Il tutto avvenne in giorni concitati, poco prima di Natale. Il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi avevano di fatto confermato la loro partecipazione. Poi sono stati costretti a fare uin passo indietro.

Contro la decisione di non aderire all'accordo (vincolante) dell'Onu si sono schierati tutti i buonisti di casa nostra. Dal Vaticano ai soliti intellettuali, tutti chiedevano al Belpaese di firmare il Global Compact. Ma così non è stato. E allora che fare? Merola e Martello hanno deciso di mettersi in proprio, approvando un atto di indirizzo che si ispira alle direttive contenute nel documento promosso dalle Nazioni Unite.

"Se altre città ed enti locali vorranno aderire a questa iniziativa, promuovendo analoghi atti di indirizzo a livello locale - dicono Merola e Martello - potremo realizzare un percorso capace di dimostrare che l'accoglienza e l'integrazione vanno sostenute anche 'dal bassò, e che le amministrazioni locali possono imprimere una direzione chiara alle politiche locali sulla migrazione".

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