Cronache

Senegalese getta a terra neonata, tentando di ucciderla

All'uomo, nullafacente e costantemente ubriaco, era stata rigettata la richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno

Senegalese getta a terra neonata, tentando di ucciderla

Una caduta che poteva risultare fatale per la piccola, di appena 45 giorni. Il padre, un senegalese di 40 anni, è stato accusato di tentato omicidio aggravato, per aver gettato sul pavimento la neaonata.

L'uomo, pluripregiudicato, era stato fermato lo scorso marzo, per resistenza aggravata a pubblico ufficiale e, da allora, era rinchiuso nel carcere di Massama, in provincia di Oristano, dato che gli vennero contestati anche i reati di violenza privata e lesioni nei confronti della moglie. Da quel momento, la squadra mobile della polizia di Oristano aveva iniziato a indagare sui trascorsi del senegalese, sposatosi in Italia nel 2012.

Dalle indagini è emerso un quadro raccapricciante, fatto di alcool cui seguivano pugni, calci, schiaffi. L'uomo, nullafacente, padre di una bimba di 6 anni, oltre che della neonata, chiedeva continuamente soldi alla moglie, per andare a giocare alle slot machine e per ubriacarsi: dal rifiuto della donna nascevano spesso liti violente, che la hanno spesso costretta a ricorrere alle cure mediche ospedaliere.

Di alcune aggressioni, la donna ha ancora i segni, che forse le rimarranno per sempre. Oltre a calci e schiaffi, infatti, una volta il marito le ruppe in faccia una bottiglia di vetro, sfregiandole il volto, come riferisce AdnKronos, mentre un'altra volta la picchiò usando uno specchio. La donna subiva continui maltrattamenti, anche sotto gli occhi della figlia di 6 anni e, lo scorso 30 gennaio, quando era in gravidanza all'ottavo mese, finì in ospedale: date le condizioni, i medici decisero di far nascere la bambina, in anticipo di un mese.

Ma la nascita della piccola non bastò a fermare la furia del senegalese che, qualche giorno dopo, inseguendo la donna, gettò sul pavimento la bambina. Dalla perizia medica è emerso che "i segni rilevati sul corpo della piccola erano compatibili con una caduta da una altezza di circa un metro e mezzo e, tenuto conto della fragilità delle strutture anatomiche dei neonati, poteva risultare fatale e astrattamente idonea a provocare la morte; il colpo subito dalla piccola dunque, pur idoneo a tal fine, solo per fortuita casualità non attinse zone vitali".

Al senegalese era stata rigettata la richiesta del rinnovo di permesso di soggiorno ed era quindi privo dei requisiti per rimanere in Italia e avrebbe dovuto lasciare il Paese entro 7 giorni.

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