Concerti, teatro e pallavolo riapre (finalmente) il Palalido

Chiara Campo

La luce in fondo al tunnel. A 9 anni dalla chiusura e a sei dall'inizio dei tormentati cantieri - tra ritrovamenti di amianto e due ditte appaltatrici finite sull'orlo del fallimento - c'è finalmente una data di fine lavori per il nuovo Palalido (il 30 aprile) e il primo evento in calendario, la «Volleyball Nations League» dal 21 al 23 giugno. La nazionale italiana maschile battezzerà il campo sfidando Polonia, Serbia e Argentina. Qualche giorno prima, a metà giugno, il taglio del nastro con il sindaco Beppe Sala e il presidente del Coni Giovanni Malagò. Il costo complessivo dell'intervento alla fine si aggira intorno ai 18 milioni.

«É stato un percorso lungo e sofferto - ha ammesso ieri l'assessore allo Sport Roberta Guaineri durante un sopralluogo in piazzale Stuparich prima con i media e poi con la Commissione Sport - ma finalmente ci siamo. Nei primi tempi l'utilizzo sarà prevalentemente sportivo e dalla prossima stagione anche ludico e di intrattenimento, ci sono già tantissime richieste». Il Palalido, che si chiamerà «Allianz Cloud» in virtù del contratto di sponsorizzazione che la compagnia di assicurazione ha firmato con MilanoSport, gestore dell'impianto, sarà in primis la «casa» del Powervolley. Il coach Andrea Gianni ha già iniziato ad allenare i suoi campioni nella tensostruttura a fianco all'interno del Lido, sistemata a tempo record, e una domenica sì e una no giocherà al Palalido. Ma hanno già chiesto la struttura polifunzionale - con capienza da 5.056 a 5.318 posti a sedere, le tribune sono smontabili - la federazione di tai kun do per la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020, la ginnastica artistica per una gara a novembre e ci sono trattative in corso con altre federazioni. E da settembre l'impianto del 1961 che negli anni gloriosi ospitò Rolling Stones, Deep Purple, Europe e tanti big del rock internazionale tornerà ad ospitare concerti, oltre a convention, spettacoli tv e teatrali. «Ci saranno tariffe di affitto differenziate - anticipa la presidente di Milanosport Chiara Bisconti -, calmierate per lo sport e a trattativa privata per gli altri eventi».

Fine lavori 30 aprile - tra undici giorni - poi un mese di collaudi e inaugurazione a metà giugno. L'impressione varcando l'ingresso è di un cantiere ancora apertissimo. I seggiolini sono quasi tutti da montare, non c'è l'ombra di un arredo tra spogliatoi, sala stampa, zone bar, anche il secondo ascensore per gli atleti disabili (c'è stato il raddoppio visto che la rampa di accesso è troppo ripida e non si poteva modificare il progetto in corsa) non è finito. «Il parquet sul campo lo stenderemo alla fine per evitare danneggiamenti e tutto sarà pronti in tempo» mostra sicurezza il direttore dei lavori Dante Lizier. Il presidente della federazione Volley Lombardia Adriano Pucci Mossotti, presente al sopralluogo, prevede piuttosto una corsa contro il tempo per i collaudi: il 2 maggio è fissato il sopralluogo per la «Volleyball Nations League».

La struttura originaria aveva una capienza di 3.500 posti, quando l'ex sindaco Letizia Moratti lanciò il progetto del nuovo Palalido nel 2010 doveva diventare PalaAj, la casa del basket che da allora è cresciuto troppo: il nuovo impianto ospiterà oltre 5mila spettatori, l'Olimpia oggi ne attira tre volte tanti. Qualche numero: la superficie totale coperta è di 4.650 mq, ci saranno 124 proiettori a led per il campo gioco e 650 corpi illuminanti per gli spazi interni ed esterni, due biglietterie con 5 postazioni ciascuna, un'area hospitality con vista diretta su parterre e punto bar dedicato, 4 sky box al secondo anello, 3 punti bar. I seggiolini sono tutti nelle varie sfumature del blu. Percorsi tattico-plantari e mappe tattili per l'orientamento delle persone cieche o con difficoltà visive.

«Con 5 anni di ritardo - sottolinea il consigliere Fi Alessandro De Chirico - finalmente si inaugura un'opera che è stata voluta dal centrodestra».